Progetto Alternative Rock che nasce dalla mente di due ragazzi di Bari Fabio Alfano (voce e chitarra) e Giuseppe Leone (batteria e programmazioni) nel 2012 con il nome di Hidden Universe (HU). L'evoluzione della band inizia l'anno successivo quando grazie alla collaborazione di alcuni turnisti fanno uscire l'EP di sette brani July Twenty One. Nell'Agosto del 2014 si unisce alla fomazione Cecco Colossi (basso) e nel 2015 la Line Up è completa con l'ingresso di Simone Ghiottone alla chitarra e Dario De Santis alla batteria. Gli Hidden Universe pubblicheranno poi a Novembre del 2016 un Ep di tre tracce "Over and Out ?". Scars è la open track dalle sonorità melodiche di una chitarra pulita che si vanno ad alternare ad una ritmo più inciso e graffiante con una sezione ritmica tribale e bella gommosa. Blind brano centrale del lavoro segue la linea melodica intrapresa con la prima traccia, incalzato da una serie di cambidi di tempo che rendono il brano interessante e molto particolare. "Over and Out?" si chiude con "Crossroad", una buona igniezione di energia frenata da una seione ritmica che sembra faccia fatica a tenere il passo con il resto della band. Mentre la voce lievemente sporca sottolinea le linee pulite e distorte delle chitarre che adempiono al compito di trenere il livello ritmico di questo Ep mediamente alto. Buona prova per i Baresi Hidden Universe, anche se gli esortiamo ad osare e rischiare un pò di più, magari nel prossimo lavoro condendo ai loro "fans" qualcosa di più di tre semplici brani.
Nati artisticamente alla fine del 2012 il quintetto Smegmachine entrano in studio nel 2014 dopo due anni di intensa gavetta divisa tra live, concorsi e sala prove per dare vita al primo lavoro dall'omonimo titolo e contenente dodici tracce. Il futuro della band da questo momento in poi sarà tutto in discesa e caratterizzato dalla partecipazione ad una serie di contest, tra cui il Bonate Band Contest che li varrà la firma con la label Fontana Indie Label 1993 Group con la quale rilasceranno il nuovo lavoro (Novembre 2016) dal titolo "Tsunami". Un titolo sicuramente azzeccato visto il ritmo e l'andamento di questo lavoro anche se la Open track "Viaggio del Non Sapiente", potrebbe trarre in inganno, ma già dalla seconda traccia "Trisma" l'adrenalina inizia a salire per mezzo di un dialogo instaurato tra chitarre ruvide e una sezione ritmica facile, bella corposa e soprattutto dritta al punto, la voce ruvida e ben assestata è il punto di riferimento di tutto il lavoro che raggiunge una battuta di arresto con la melodica e quasi drammatica "L'unica Voglia". Gli Smegmachine tornano a ruggire con "Tsunami" la traccia che dàil nome al cd. Riff tribalio di batteria ben incastonati con un basso e una sezione di chitarre scure e belle calde. La bravura di questi ragazzi che hanno messo a frutto varie esperienze diverse tra loro è quello di aver messo insieme dei brani la cui atmosfera non appesantisce l'ascoltatore ma lo porta fino alla fine del viaggio con ancora un pizzico di adrnalina in corpo specie quando verso la fine ci scontriamo con brani come "Endovena", "Orchi E Dee". Perennemente Nell'aria chiude "Tsunami" una traccia che trasmette tutto tranne la voglia che questa band ha di chiudere il cd. A noi dunque noirimane che aspettare i ragazzi al loro terzo lavoro confermando per quanto ci riguarda che la strada è quella giusta. Band Toscana che raggiunge la sua line Up definitiva nel 2016 dopo una serie di cambi tra il 2013 anno di formazione e il 2016. I cambi di Line Up hanno portato la band ha rivedere in maniera sensibile anche il genere a cui far riferimento passando così da gothic-symphonic metal a un folk-symphonic metal. Questa nuova direzione porterà il gruppo degli Aenigma a dare luce ad un nuovo lavoro autoprodotto dal titolo "The Awakening". Un progetto che seppur valido da un punto di vista tecnico viene penalizzato in parte dalla poca originalità che si intravede nei sei brani di cui una intro e una cover rivisitata. Un cd dove la componente sinfonica amalgama il souno dall'anima scura i contributi generati da una sezione di tastiere e synth ci riconducono inevitabilmente a band come Sonata Arctica, Epica, Kamelot, Rhapsody, mentre la voce indubbiamente bella e all'altezza di Caterina cerca di emulare gli ormai già consolidati Lacuna Coil, Nightwish, Evanescence. Apprezzabili gli spunti melodici che tendono così ad "addolcire" il sound sparsi su tutte le tracce. Secondo lavoro promosso a metà per questa giovane band che pur avendo buone doti tecniche e compositive deve sicuramente migliorarsi in fase di originalità che in questo lavoro è assente. |
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Dicembre 2017
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