Roma anno 2011 nasce una nuova realtà musicale per volonta del cantante e chitarrista Antonio Mauro, che prenderà il nome di "Last Movement". L'anno successivo sancisce la nuova formazione che vede Andrea alla batteria, e Luca al basso. Con questa formazione la band inciderà un primo singolo "New Love/Feels like you", seguito poi da un secondo singolo "Your Icon". Ma nel 2013 iniziano i primi cedimenti a livello strutturale ed il batterista Andrea lascia la band. L'anno successivo i Last Movement, incidono il primo lavoro ma nel 2015 la formazione romana deve fare fronte ad un nuovo cambiamento dato dalla dipartita di Luca a cui subentrerà poi come nuovo bassista Carlo a Settembre del 2016. Nel Novembre del 2016 con la formazione ormai pronta viene pubblicato l'album Bloove, via Bloodrock Records. Un album dalle sonorità profonde dettate da una voce effettata in maniera ridondante che viene evidenziata da una sezione di chitarre che graffiano il suono generale del disco. Una sezione ritmica lineare e di facile esecuzione, senza troppe pretese o manie di protagonismo fanno si che "Bloove" fili liscio come l'olio senza intoppi. Energia e adrenalina sono i due principali ingredienti che caratterizzano la maggior parte del disco ammorbidito da momenti melodici presenti in tracce come ad esempio "Sleepwalking", "New Love". Siamo in ambienti Alternative Rock con vaghi richiami grunge contaminati da una serie di gruppi già noti alla scena che vanno a scalfire lievemente l'originalità del prodotto. "Bloove" rimane comunque una buona prova, di un gruppo sicuramente da seguire e tenere d'occhio.
Giovanni Artegiani, vincitore della quarta Edizone del Premio Lucio Dalla 2016, pubblica per la Seahorse Recordings l'album di debutto "Ispiramore". Un progetto cantautoriale di nove tacce.L'artista perugino inizia la sua avventura musicale come batterista per poi passare al canto e al pianoforte. "Ispiramore" suona molto soft, leggero le cui sonorità melodiche si vanno a miscelare con un sound più marcato, senza mai perdere la scia cantautoriale complice una voce pulità e chiara. Sulla mia Navicella, Binomio, le tracce più energiche, mentre il resto del disco poggia su un'atmosfera più melodica quasi tristemente drammatica. I contributi strumetali aggiunti in questo progetto sono un punto a favore per l'artista che rende così il progetto particolare e interessante, anche se le influenze Lucio Dalla e Lucio Battisti sono palesi, ma non principali per la riuscita di questo debutto, riuscita che è sicuramente da imputare al buon bagaglio musicale che Giovanni ha impiegato per la realizzazione di questo e speriamo dei prossimi lavori. Gli OvO sono un duo originario di Ravenna, noto alla scena musicale grazie ai loro più di novecento concerti e altrettanti lavori tra album, singoli, tracce in compilation. Gli OvO non sono catalogabili e/o riconducibili a nessun genere musicale Bruno Dorella: floor tom, snare, ride insieme a Stefania Pedretti: voice, guitar, bass, riescono a mettere su delle parvenze di suoni che tracciano una vaga linea di Minimal Extreme Metal. "Creatura" è il titolo della loro nuova fatica che arriva all'alba dei diciasette anno di attività. Undici brani la cui atmosfera misteriosa incute spesso angoscia e quasi terrore, il tutto amplificato da un manto grezzo e ruvido che aleggia su tutto il cd rendendo così il sound imperioso bello corposo e ruvido. La voce scream di Stefania scurisce ancora di più Creatura sostenuto in maniera egregia da un buon apporto di suoni campionati e synth un pò Rob Zombie, un pò Dub, dunque la non catalogabilitàdel prodotto è più che giustificata. Le note chiare nella parte iniziale di Buco Bianco danno uno spirale più melodico rispetto a tutto il lavoro, ma è solo una leggera variazione sul tema perchè comunque sia Creatura rimane un lavoro ruvido come una carta vetrata specie sul finale con le ballate "Freakout", "Bell's Hells" e "March Of The Freaks". Semplicemente originale e curato nei dettagli. Ottima conferma per questo duo di Ravenna che sembra ormai abbia imboccato la strada giusta. Direttamente dalla Sardegna, i Dorom Dazed di recente formazione si affacciano al mercato discogrfico con un Ep di quattro brani sotto la Ghost Label Record. Il progetto inizialmente nasce per volontà di Tiziano Piu, e la necessità di concretizzare le sue idee lo porta a cercare un bassista e un batterista e da qui nasce la collaborazione con Giovanni Serra al basso (Terrorway, Silverblade) e Alessandro Castellano alla batteria (Acts of Tragedy). Questo trio darà origine a "Shameless" un primo debutto, in sordina senza troppe pretese se non quella di lasciare un nitido segno con il loro alternative rock crudo che si alterna a momenti più melodici e d'atmosfera come nella suggestiva "It's Not Me", "I Promise", di cui si è ricavato il primo video ufficiale alza il ritmo e increspa il suono complice una chitarra che riesce a sprigionare note aggressive. Shameless rimane un album dalle andature altalenanti secondo un schema ben preciso dove l'inizio melodico, fà da apri pista a riff più adrenalinici,per poi affievolirsi nel finale caratteristica più marcata in tracce come "Distorted Dream" e quella di chiusura "It Will Never Die". Un debutto sicuramente interessante che denota un margine di professionalità e buone idee sia in fase di composizione che ricerca di suoni. Buona la prima! |
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Dicembre 2017
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