I tedeschi Naked Hazelbeard propongono un Acoustic Rock dal 2013 quando debuttarono sul mercato con l'Ep "Naked Hazelbeard". A distanza di tre anni si ripresentano con un nuovo biglietto da visita titolato "Between the lines" pubblicata per la nuova label Sublabel Pogodepp Records. Jan Weitzenbürger voce e chitarra in questo secondo lavoro riesce a mettere in mostra la sua vena più morbida e rilassante, visto che è anche impegnato in un progetto più adrenalinico nella metal band dei Killing Age e nella stoner rock band dei Conquered Mind. Un progetto dalle sonorità pulite e chiare dalle mille sfaccettature, si và da atmosfere soft e sdolcinate "No Way To Flee", "Cave", "Armony" e "Dead Inside" fino a tracce più energiche e avvolgenti "Save Me", "In The City", "Standin' Against Me", senza mai perdere la linea leggera e melodica contrasta da una linea vocale rauca e marcata ma tenuta in equiloibrio da una seconda voce femminile ben calibrata su tutto il lavoro. Between The Lines è un cd senza pretese fatto con il cuore e con l'esperienza. Una bella seconda prova per i Naked Hazelbeard e un buon avvio per la Sublabel Pogodepp Records.
I Sanktuary giungono a questa nuova autoproduzione dal titolo Winter's Doom dopo ben quattro lavori 2009 - Sanktuary, 2010 - Black Magic Brew, 2011 - Tundrastruck Split, 2013 - Something Fierce. Sette brani di pura adrenalina, strutturalmente semplici e tecnicamente efficaci, con il risultato finale di un potente ed energico Thrash Metal. Sorprendete la semplicità con cui vengono eseguiti riff di chitarra in modalità solo e in modalità accompagnamento, con una sezione ritmica attenta e determinate. La voce riesce ad amalgamare tutto il lavoro dalle sonorità aggressive e ruvide. Interessanti le tracce Space Race, Vermin Lord, Winter's Doom, senza escludere dalla bella riuscita di questa lavoro le altre meritevole senza dubbio di attenzione. Un disco completo, graffiante, in alcuni casi anche devastante. Bella prova per questi Canadesi, caldamente consigliato. Band Danese che si forma negli anni 2000 e debutta con il primo Full lenght nel 2007 con l'album "Let There Be A Massacre" sotto la Van Records. Dal debutto seguiranno poi diverse altre produzioni di vario genere musicale fino ad arrivare al 2016 anno in cui i Sol, questo il nome della band, daranno vita al nuovo lavoro "The Storm Bells Chime" questa volta sotto la "Avantgarde Music". Il genere in cui si classificano i danesi SOL è un Experimental / Martial Ambient Doml che noi per capirsi meglio definiremo Death Metal con influenze Doom. Trentacinque minuti inquietanti dove una sezione di piano forte unito ad un sapiente dosaggio di sezioni vocali strazianti e campionamenti fanno da struttura portante. Un lavoro di non facile assimilazione con le tracce "Ascending to the embrace of clouds", "Greet the dawn (for F)" e "Black belly of the beast" dalle sonorità graffianti ed energiche spesso accompagnate da parti liriche lamentose e sofferenti. "The Storm Bells Chime" è un disco equilibrato la cui scelta cronologica della disposizione dei brani rende il lavoro leggero con un pizzico di curiosità ad approfondire l'ascolto fino alla fine. Formazione a cinque definita come la più attiva del circuito Indiano e che si identificano sotto il nome di Primitiv, rilasciano per la Transcending Obscurity l'album "Immortal and Vile". Il genere che la band ci propone è il classico Death Metal dalle sonorità aggressive e scure. Un sound più melodico e definito rispetto ai canoni tradizionali, con l'aggiunta di sporadiche sezioni di fiati "Clash Of The Gods" che rendono questo lavoro più originale senza rinunciare all'energia calda che si viene a creare anche in brani particolari come "Taurus", dove un basso corposo e profondo appesantisce ancora di più il brano con vaghi richiami Doom. "Immortal and Vile" presenta buone idee sul lavoro fatto dalle chitarre aggressive e tenaci conferendo così a questo lavoro un risultato oltre la media. Buona conferma per gli Indiani Primitiv, un cd che consigliamo a tutti. |
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Dicembre 2017
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