Onthefloe è il moniker di Giuseppe Baio (Maxima Luminosa,Electric Bayons) cresciuto artisticamente a pane e chitarra elettrica che lo vedono protagonista in lungo e largo nella penisola italica, decide di inventare un nuovo sound abbastanza distante dal mondo del rock e delle chitarre distorte che lo porta alla composizione del suo primo EP pubblicato da Ekosounds/Daviddance record. Il sound di Onthefloe è marcatamente elettronico ed è frutto di anni di sperimentazione il cui risultato è un disco pieno d’influenze di ogni genere che potrebbe far storcere il naso a molti ma che potrebbe far smuovere a ritmo di elettrodance anche l’ascoltatore più conservatore. Proveniente infatti da diverse esperienze e collaborazioni con Carmelo Amenta, Rossella Cubeta e Maxima Luminosa (per citarne alcuni), l’obiettivo principale della musica di Onthefloe è quella di cambiare il punto di vista dell’ascoltatore medio che a volte non riesce a guardare oltre e si ferma alle semplici apparenze, stereotipi e concezioni musicali. "The Shooting of the first scene" è il nuovo lavoro di Onthefloe preceduto dal singolo "Animal Events", sei tracce che definirei per sound non convenzionali, dove l'artista dà sfogo alla propria fantasia musicali uscendo anche fuori dagli schemi. Suoni graffiati, portati al limite da riff di synth e campionamenti elettronici pompati al massimo come in Pleasant Garden, A Clear Message, Second Step, riuscendo ad ottenere il massimo con il minimo anche con ballate ridotte al minimo Take This, Involuntary Moves, e la traccia di chiusura Second Step. Nonostante il buon impegno nella ricerca del sound e delle atmosfere, siamo comunque di fronte a bands diriferimento come Prodigy, The Crystal Method, Chemical Brothers. Una buona conferma visto che "The Shooting of the first scene" è un bel lavoro che sicuramente consiglierei agli amanti del genere Electro Rock.
Max Mayall Fine è un artista del mondo, in continua ricerca di atmosfere, linee melodiche e ritmi accattivanti attraverso cui esprimersi. Nasce a Milano nel 1971 e ben presto si avvicina alla musica grazie a Beatles, David Bowie, Jimi Hendrix, Bob Marley e, grazie alla nonna, divora anche i vinili della grande tradizione classica, costruendo un background di ascolti solido e variegato. Dopo anni di esperienza sui palcoscenici più disparati, Max decide di creare uno spazio dove poter sostenere artisti come lui nell’espressione più pura del proprio mondo interiore. Nel 2006 fonda perciò “Ortosonico”, un’enclave nel Nord Italia dove proporre musica interessante e originale. Nel 2012, spinto dalla necessità di concretizzare il proprio universo interiore, Max abbandona il progetto della “Cascina Ortosonico Coltiviamo Musica” e crea le premesse per quello che sarà il suo progetto artistico. Dopo anni di assidua ricerca di musicisti con cui poter formare una band stabile, finalmente la formazione si definisce con Cristiano Da Ros (basso, cori), Julie Shu Shu (batteria, cori), Fabio Chesini (sax), Ivan Padovani (tromba) e Giacomo Molteni (violoncello), che attualmente compongono la formazione live di Max Mayall Fine. Nel 2015 esce una versione primordiale di “Now”, primo album pubblicato in versione non ufficiale da Resonating Wood Recordings in Polonia e Slovacchia, dove lo stesso anno il progetto di Max Mayall Fine intraprende un tour che riscuote numerosi consensi. La crescente maturità artistica e un’acquisita consapevolezza dei propri mezzi, spronano Max Mayall Fine a definire ancora meglio la sua musica, ricercando la summa di tutte le sue esperienze. Alla fine del 2015 quindi “Now” viene perfezionato e nei primissimi mesi del 2016 il disco viene definitivamente ultimato, uscendo ufficialmente il 18 Maggio 2016 con una presentazione live a Milano, presso il LUME - Laboratorio Universitario MEtropolitano. Dieci brani sulla scia di un buon Ska Reggae, dalle sonorità allegre e piacevoli all'ascolto con protagonista principale una sezione di fiati dai suoni lucidi e cristallini così come la voce di Max, attenta e calata nella parte molto bene. Moka Lee, Maharajà, Frisco Beat, solo alcune delle tracce meritevoli di attenzione senza penalizzare le altre che a nostro avviso equilibrano molto bene la bilancia di questo lavoro in quanto assumono un colore scuro e più caldo Willy&Joy, LA LA LA (red moon cricket). Un lavoro che vediamo come una raccolta di anni e anni di esprienza tenacia e determinazione, premiata con la realizzazione di "Now". Consigliato caldamente a chi cerca fresche emozioni. Secondo album per la band Veneta dei VIRGO formazione attiva da Gennaio 2012. I cinque ragazzi partono già con una buona base rappresentata dall'album di debutto "L'appuntamento" apprezzato su larga scala. Dopo un'intensa attività live inizia la stesura per il nuovo lavoro che la band descrive con queste parole <<In quest’epoca sempre più esclusivamente virtuale c’è ovunque e sotto ogni forma una sorta di malizia subdolamente imposta. >> Atmosfere scure avvolte da un sound increspato da chitarre graffianti, questo è quello che troviamo ascoltando Virgo, un disco che si lascia trasportare dall'inizo alla fine con particolare attenzione ai suoni belli pesi e determinati a rimanere nella sfera Alternative Rock Stoner, grazie anche alla voce ruvida di Daniele, che sottolinea l'intenzione della band. Niente smancerie, niente melodie struggenti, ma tutto dritto al punto. "Danza di Corteggiamento", "Selene", "Aspirare", sono solo alcuni dei dodici brani che meritano attenzione. VIRGO si colloca nel punto in cui avviene un conflitto spirituale tra i sensi più nascosti e più superficiali. Uno scontro da cui escono schegge di un mosaico frammentato e caotico che tenta di scomporre il reale dall’artificiale per giungere infine ad una propria credenza pur essendo convinto che tutto sarà sempre instabilmente vergine. Niente di banale e scontato in questo secondo lavoro della band che conferma le buone doti dei singoli musicisti, dalla tecnica strumentale alle idee. Gli "Amassado" sono il risultato tra la fusione di musica estrema e cultura latino americana. La band Italo brasiliana formatasi nel 2008 conta diversi lavori alle proprie spalle "Caracao Enterrado" (Felony 1 Records) 2010, "Escarvidao Subliminal" (To React Records) Ep 2012, "Infancia Armada" (To React Records) 2014 e "Disordem Ao Vivo Official Live" (LC Sound) 2016. Musica Estrema, Brasile, verrebbe subito in mente di accostare questi ragazzi agli ormai mostri sacri di Sepultura, Soulfly, e invece no! certo la band dei Sepultura hanno lasciato indubbiamente il segno e hanno nfluenzato gran parte delle bands in linea con il loro genere, ma in questo disco troviamo anche tracce di Brujeria, Asesino, Nailbomb, Napalm Death. I suoni aggressivi, consegnano all'ascoltatore un prodotto energico e allo stesso tempo piacevolmente cattivo. Interessanti i dialoghi che si vengono ad instaurare tra le chitarre e i riff di basso, ben incastrati con una voce possente e incazzosa. La sezione ritmica riesce a infondere una buona dose di adrenalina con l'alternarsi di momenti relativamente pacati a spezzoni di vera e propria furia. Il rischio di questo genere è quello di andare incontro ad un senso di pesantezza e stanchezza che si potrebbe accumulare durante l'ascolto. Opzione che si presenta fortunatamente verso la fine del lavoro un cd live di soli, si fa per dire, dieci brani. Dunque per conto nostro, alla fine questo "Disordem Ao Vivo Official Live" fila liscio come l'olio e a noi la cosa fà estremamente piacere. Fusione Italo Brasiliana ancora una volta riuscita. |
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Dicembre 2017
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