I Virvel Av Morkerhatet si fomano nel 2008 dalle rovine dei Den Of Winter e nel 2010 prende vita l'album di debutto Forsaken Hate Sickness. Nel 2013 la band Ukraina inizia a lavorare sul secondo full-length, mentre a Gennaio del 2016 darà vita a Metamorphosia pubblicato per la Avantgarde Music. le sonorità di questo album, crude e ruvide infondono da subito energia, complice una sezione ritmica efficace e veloce. Buono il avoro svolto dalle chitarre che con i loro suoni graffianti elevano alla massima potenza una sezione vocale scream e decisamente grezza. Metamorphosia concede sporadici momenti di melodia ma è solo un granello di sabbia nel deserto perchè alla fine dei conti risulta essere un prodotto Death Metal in tutto e per tutto. Dieci tracce per un totale di cinquanttaquattro minuti con largo impiego di suoni campionati che alleggeriscono l'atmosfera spesso un pò pesa e difficile anche per la sola durata di ogni singolo brano , ma grazie a questa soluzione si riesce ad apprezzare il lavoro dei Virvel Av Morkerhatet meglio di quanto si possa credere durante l'ascolto. Un lavoro che alla fine ci convince e ci piace anche per la professionalità con cui è stato registrato.
I Deathwood sono una band punk rock formata da quattro ragazzi che prende vita nel 2011 in Abruzzo. Nel 2012 la band realizza il primo Eo "Paso". la band dopo una serie intensa di live e mini tour, a Ottobre del 2014 entra in studio di registrazioneper per la stesura del nuovo lavoro "...And If It Were True?", e firma nello stesso tempo per la OVERDUB RECORDINGS. " ...And If It Were True? " è un disco dalle sonorità Punk Rock, semplice senza troppi fronzoli, aggiungerei essenziale. E' il classico Punk Rock anni ottanta di quelli che ormai se ne sentono a bizzeffe, ma questo "...And If It Were True?" presenta dettagli che lo rendono originale. Chitarre ruvide in perfetta sintonia con un basso metallico e corposo vanno a esaltare una linea di batteria minimale ma ben congeniata. La voce calda e scura in sovrapposizione ai corì infonde maggiore energia e risolutezza a questo lavoro che a mio avviso presenta anche un bel punto di forza anche nella registrazione curata nei dettagli così da rendere l'atmosfera ricca di adrenalina. Se, chi ascolta "...And If It Were True?", pensa di trovarsi di fronte a Blink 182, Green Day" rimarrà deluso ed ecco perchè ci tengo a sottolineare la buona riuscita del cd in quanto ad originalità, come scritto già in apertura di recensione, siamo a livelli buoni. Bella prova per questi Abruzzesi "Deathwood" che secondo noi non farano fatica a ritagliarsi il loro spazio in un campo, quello del Punk Rock pieno di concorrenza. I The Phoenix sono una band tutta al femminile, formatasi nel 2011 con un ruolino di marcia di un centinaio di concerti in quattro anni tra Italia e Svizzera grazie anche ad un loro repertorio misto tra cover e brani originali. Dopo una serie di cambi di line up per la parte relativa alla voce, le The Phoenix decidono di rimanere in quattro e rilegare il compito di cantare i brani alla chitarrista Lena McPherson. Nell'estate del 2015 la band rilascia il primo EP ufficiale di quattro brani "My Turn To Deal" per la Demon Doll Records (USA) incaricando Atomic Stuff Promotion per la promozione del progetto. Un sound caldo e graffiante questo che propongono le ragazze ben strutturato grazie al buon lavoro fatto dalle chitarre dai riff semplici e diretti. "My Turn To Deal" è arricchito da sezioni più melodiche e light come in "You Can't Stop The Rock 'N' Roll" e da un'interazione tra la voce principale e i cori che affinano l'atmosfera di questo lavoro. Indubbiamente piacevole all'ascolto si chiude con una traccia piena di energia "Party Hard". considerando che è un debutto possiamo dire che va più che bene, ma attendiamo impazienti il Full lenght. I Russi "Blackdeath" pubblicano per la Heidens Hart Records l'ultima fatica dal titolo "Totentaz". Un album Death Metal dalle sfaccettature ruvide e dalle sonorità crude che riesce a infondere adrenalina ed energia allo stato puro. Queste sono le uniche parole buone che riusciamo a scrivere pr questo lavoro che alla lunga risulta essere di scarsa qualità. I suoni grezzi si fondono con una linea vocale inquietante e increspata, molto difficile da capire. Un'atmosfera impastata da riff di chitarra confusi che a stento danno l'impressione di eseguire una melodia sensata. "Totentaz", a nostro avviso non è il massimo della vita. Difficile da digerire forse complice una scelta di suoni troppo amalgamati e ruvidi che rendono la registrazione sotto la sufficienza. Vediamo se sapranno fare meglio il prossimo lavoro. Curando il più possibile i dettagli di una registrazione professionale e ben curata. |
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Dicembre 2017
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