L'idea A Total Wall, concettualmente, risale al Gennaio 2009 a Anaheim, in California, durante un viaggio alla convenzione NAMM. Nel marzo dello stesso anno la band è stata ufficialmente fondata a Milano. Nell'Ottobre del 2010 prende forma l'Ep di debutto, "True Fear", poi sarà la volta del secondo Ep dal titolo "Incide" e prima di arrivare all'album di debutto "Delivery", si dovrà attendere il terzo e ultimo EP dal titolo "Soundtrack for your Honeymoon". Noi di Soundsgoodwebzine abbiamo voluto scoprire qualcosa di più di questa band italiana. Buona Lettura!!
01.Come è nata la scelta del nome?
Nel lontano 2009 abbiamo voluto scegliere qualcosa di insolito che riflettesse il nostro tipo di sound ma che suonasse anche originale al tempo stesso. E' stata la prima cosa che abbiamo deciso e da subito il nostro progetto ha avuto questo nome.
02.Come nasce un brano?
Di solito si parte con qualche idea molto vaga come un riff di chitarra o un'idea generale sull'atmosfera di un pezzo. Il tutto viene concepito in modo molto cervellotico in sala prove e viene scritto ed elaborato al pc. Le prime parti vengono ascoltate e suonate per vedere se possono funzionare e si inizia a strutturare il pezzo. A questo punto viene creata una demo con chitarre e bassi finti ma realistici, che permettono di farsi una buona idea sull'efficacia complessiva. Una volta che il pezzo è strutturato interamente si capisce se può funzionare e se "merita" di essere imparato. Le parti vocali sono l'ultimo stage e vanno ad aggiungere un altro livello di melodia e ritmo alla canzone.
03.Siete soddisfatti del vostro lavoro?
Siamo molto soddisfatti, sia le registrazioni fatte in studio (voci) che quelle fatte "in casa" da noi (chitarre e basso) suonano proprio come volevamo.
04.Che cosa avreste voluto cambiare?
In realtà niente, ci siamo dati molto tempo per imparare i pezzi e per vedere se ogni cosa avrebbe funzionato a dovere. Per questo album ci siamo organizzati in maniera diversa rispetto ai precedenti EP, ci siamo concentrati molto di più sulla musica e il risultato ci soddisfa.
05.Dateci un vostro parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
La scena relativa al nostro genere esiste ma è estremamente rarefatta, il che è allo stesso tempo un problema e un'opportunità. Se da un lato infatti il pubblico è poco numeroso, con un progetto ben realizzato c'è qualche possibilità in più di farsi conoscere. Guardando la situazione generale al di fuori della nostra nicchia, comunque, c'è una certa desolazione; il dominio di cover e tribute band è ancora ben saldo, e l'unico modo di suonare tanto e magari ricevere anche una compensazione consiste nell'interpretare sempre gli stessi repertori rock / hard rock vecchi di 30 anni.
06.Concerti dal vivo in programma?
Stiamo organizzando le date per promuovere l'album e stiamo preparando lo show per far rendere al meglio la nostra musica. Presto news!
07.Vi frequentate anche al di fuori del contesto A Total Wall?
Perché, esiste un contesto al di fuori degli A Total Wall? In realtà più che frequentarci siamo in costante contatto tra di noi via social etc.
08.Con chi vi piacerebbe andare in tour?
Coi Meshuggah, ma in generale andare in tour sarebbe un'esperienza fantastica.
09.In definitiva, che cosa farete da grandi?
Siamo già dei vecchi, per la maggior parte. In realtà, a parte Gabriele che è ancora uno studente giovincello, abbiamo già un lavoro full-time che ci tiene occupati mentre non suoniamo...
10.L'ultima parola a voi.
Deliverare
01.Come è nata la scelta del nome?
Nel lontano 2009 abbiamo voluto scegliere qualcosa di insolito che riflettesse il nostro tipo di sound ma che suonasse anche originale al tempo stesso. E' stata la prima cosa che abbiamo deciso e da subito il nostro progetto ha avuto questo nome.
02.Come nasce un brano?
Di solito si parte con qualche idea molto vaga come un riff di chitarra o un'idea generale sull'atmosfera di un pezzo. Il tutto viene concepito in modo molto cervellotico in sala prove e viene scritto ed elaborato al pc. Le prime parti vengono ascoltate e suonate per vedere se possono funzionare e si inizia a strutturare il pezzo. A questo punto viene creata una demo con chitarre e bassi finti ma realistici, che permettono di farsi una buona idea sull'efficacia complessiva. Una volta che il pezzo è strutturato interamente si capisce se può funzionare e se "merita" di essere imparato. Le parti vocali sono l'ultimo stage e vanno ad aggiungere un altro livello di melodia e ritmo alla canzone.
03.Siete soddisfatti del vostro lavoro?
Siamo molto soddisfatti, sia le registrazioni fatte in studio (voci) che quelle fatte "in casa" da noi (chitarre e basso) suonano proprio come volevamo.
04.Che cosa avreste voluto cambiare?
In realtà niente, ci siamo dati molto tempo per imparare i pezzi e per vedere se ogni cosa avrebbe funzionato a dovere. Per questo album ci siamo organizzati in maniera diversa rispetto ai precedenti EP, ci siamo concentrati molto di più sulla musica e il risultato ci soddisfa.
05.Dateci un vostro parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
La scena relativa al nostro genere esiste ma è estremamente rarefatta, il che è allo stesso tempo un problema e un'opportunità. Se da un lato infatti il pubblico è poco numeroso, con un progetto ben realizzato c'è qualche possibilità in più di farsi conoscere. Guardando la situazione generale al di fuori della nostra nicchia, comunque, c'è una certa desolazione; il dominio di cover e tribute band è ancora ben saldo, e l'unico modo di suonare tanto e magari ricevere anche una compensazione consiste nell'interpretare sempre gli stessi repertori rock / hard rock vecchi di 30 anni.
06.Concerti dal vivo in programma?
Stiamo organizzando le date per promuovere l'album e stiamo preparando lo show per far rendere al meglio la nostra musica. Presto news!
07.Vi frequentate anche al di fuori del contesto A Total Wall?
Perché, esiste un contesto al di fuori degli A Total Wall? In realtà più che frequentarci siamo in costante contatto tra di noi via social etc.
08.Con chi vi piacerebbe andare in tour?
Coi Meshuggah, ma in generale andare in tour sarebbe un'esperienza fantastica.
09.In definitiva, che cosa farete da grandi?
Siamo già dei vecchi, per la maggior parte. In realtà, a parte Gabriele che è ancora uno studente giovincello, abbiamo già un lavoro full-time che ci tiene occupati mentre non suoniamo...
10.L'ultima parola a voi.
Deliverare