Scelti come band del mese dalla nostra webzine abbiamo fatto due chiacchiere con la band de “I Carnival”, uscita il mese scorso con “Se non mi tengo volo” (La Clinica Dischi)
01.Per prima cosa è doverosa una presentazione della band. Ciao a tutti! Noi siamo ‘I Carnival’, veniamo dalla Liguria e facciamo rock italiano. Ci siamo formati verso la fine del 2013 nella provincia di La Spezia e abbiamo all’attivo 2 album, entrambi pubblicati nel 2015 per La Clinica Dischi. Veniamo da esperienze musicali diverse tra loro, per stile e genere e probabilmente questa rappresenta una grande ricchezza. Non ci siamo mai posti obbiettivi se non quello di creare musica nel modo migliore possibile, divertirci nel suonarla e cercare di condividere questa nostra esperienza con tutti quelli che come noi amano la musica.
02. Parlatemi del vostro nuovo prodotto discografico ‘Se non mi tengo volo’ è uscito il 23.11.2015 e rispetto al nostro primo disco (‘Superstellar’) è sicuramente più diretto, immediato. Le atmosfere sono meno cupe e le sonorità più rock.
03.Come nasce un brano della band? Diciamo che non c’è una formula precisa; le modalità di composizione variano nel tempo e dipendono da tutta una serie di fattori. L’ultimo disco, ad esempio, nasce da lunghe sessioni di jam session nel nostro studio. Ogni singola improvvisazione è stata rigorosamente registrata e riascoltata. Abbiamo selezionato le idee che abbiamo ritenuto più interessanti e abbiamo cercato di dargli una forma e una struttura, per poi incastrare linee vocali e liriche. Siamo entrati in studio senza una precisa idea di quello che ne sarebbe venuto fuori e siamo usciti con un disco che ci piace veramente un casino!
04.Siete soddisfatti del vostro lavoro? Assolutamente si! Questo secondo album ci ha veramente soddisfatti! Lo avremo ascoltato (almeno) 1000 volte (classico errore) e nonostante ciò continua a piacerci come al primo ascolto (e forse anche di più). E fidatevi, non è scontato che questo accada.
05.Tematiche dei vostri testi? ‘SE NON MI TENGO VOLO’ parla dello scorrere del tempo, di quando saremo vecchi e ci guarderemo indietro, di lavoro e di vizi. Rappresenta la nostra vita in questo momento, quello che stiamo vivendo. Abbiamo deciso di investire tutto nella musica (in tutte le sue forme) e questo ci ha permesso di dedicarci 24 ore al giorno al nostro progetto. La carica emotiva che ne deriva si è ovviamente riversata nel nuovo disco che, rispetto al primo (SUPERSTELLAR), ha atmosfere meno tese, meno cupe. Le armonie e i testi sono più leggeri all’ascolto, più accessibili, diretti, allegri, liberi (sia nelle strutture che nelle parole).
06.Con chi vi piacerebbe dividere il palco? Con Paul McCartney, i Muse, i Led Zeppelin, gli U2 e i Rolling Stones.
07.Che ne pensate della scena underground Italiana? Abbiamo incontrato tanti gruppi molto validi suonando in giro per l’Italia. Ma anche tanti gruppi poco interessanti. E’ sempre più facile fare musica (economicamente e logisticamente parlando). Questa è sicuramente un’arma a doppio taglio. Segnaliamo 3 super gruppi indipendenti: Sica, Etruschi From Lakota ed Eugenio in via di gioia!
08.Influenze ed interessi musicali… Abbiamo sicuramente influenze musicali molto diverse tra di noi. La verità è che stiamo cercando di trovare un’identità come gruppo che prescinda dagli ascolti dei singoli. E siamo convinti di essere sulla buona strada! Poi ovviamente può non piacere quel che ne viene fuori, ma comunque crediamo ci sia un filo conduttore che lega tutti i nostri brani. E questo ci da grandi soddisfazioni! Chiaramente non stiamo inventando niente di rivoluzionario per la musica, ne siamo coscienti. Però non significa che non si possa trovare un qualcosa di particolare e unico nel sound, nelle liriche e nelle linee vocali che ti distingua (nel bene o nel male) dalle altre band.
09.Progetti Futuri? Suonare tanto live. E rientrare presto in studio per il terzo disco. Siamo già sulla buona strada.
10.L'ultima parola a voi! Facciamo parlare la musica. Ascoltate i nostri dischi e veniteci a sentire live. Non ve ne pentirete.
01.Per prima cosa è doverosa una presentazione della band. Ciao a tutti! Noi siamo ‘I Carnival’, veniamo dalla Liguria e facciamo rock italiano. Ci siamo formati verso la fine del 2013 nella provincia di La Spezia e abbiamo all’attivo 2 album, entrambi pubblicati nel 2015 per La Clinica Dischi. Veniamo da esperienze musicali diverse tra loro, per stile e genere e probabilmente questa rappresenta una grande ricchezza. Non ci siamo mai posti obbiettivi se non quello di creare musica nel modo migliore possibile, divertirci nel suonarla e cercare di condividere questa nostra esperienza con tutti quelli che come noi amano la musica.
02. Parlatemi del vostro nuovo prodotto discografico ‘Se non mi tengo volo’ è uscito il 23.11.2015 e rispetto al nostro primo disco (‘Superstellar’) è sicuramente più diretto, immediato. Le atmosfere sono meno cupe e le sonorità più rock.
03.Come nasce un brano della band? Diciamo che non c’è una formula precisa; le modalità di composizione variano nel tempo e dipendono da tutta una serie di fattori. L’ultimo disco, ad esempio, nasce da lunghe sessioni di jam session nel nostro studio. Ogni singola improvvisazione è stata rigorosamente registrata e riascoltata. Abbiamo selezionato le idee che abbiamo ritenuto più interessanti e abbiamo cercato di dargli una forma e una struttura, per poi incastrare linee vocali e liriche. Siamo entrati in studio senza una precisa idea di quello che ne sarebbe venuto fuori e siamo usciti con un disco che ci piace veramente un casino!
04.Siete soddisfatti del vostro lavoro? Assolutamente si! Questo secondo album ci ha veramente soddisfatti! Lo avremo ascoltato (almeno) 1000 volte (classico errore) e nonostante ciò continua a piacerci come al primo ascolto (e forse anche di più). E fidatevi, non è scontato che questo accada.
05.Tematiche dei vostri testi? ‘SE NON MI TENGO VOLO’ parla dello scorrere del tempo, di quando saremo vecchi e ci guarderemo indietro, di lavoro e di vizi. Rappresenta la nostra vita in questo momento, quello che stiamo vivendo. Abbiamo deciso di investire tutto nella musica (in tutte le sue forme) e questo ci ha permesso di dedicarci 24 ore al giorno al nostro progetto. La carica emotiva che ne deriva si è ovviamente riversata nel nuovo disco che, rispetto al primo (SUPERSTELLAR), ha atmosfere meno tese, meno cupe. Le armonie e i testi sono più leggeri all’ascolto, più accessibili, diretti, allegri, liberi (sia nelle strutture che nelle parole).
06.Con chi vi piacerebbe dividere il palco? Con Paul McCartney, i Muse, i Led Zeppelin, gli U2 e i Rolling Stones.
07.Che ne pensate della scena underground Italiana? Abbiamo incontrato tanti gruppi molto validi suonando in giro per l’Italia. Ma anche tanti gruppi poco interessanti. E’ sempre più facile fare musica (economicamente e logisticamente parlando). Questa è sicuramente un’arma a doppio taglio. Segnaliamo 3 super gruppi indipendenti: Sica, Etruschi From Lakota ed Eugenio in via di gioia!
08.Influenze ed interessi musicali… Abbiamo sicuramente influenze musicali molto diverse tra di noi. La verità è che stiamo cercando di trovare un’identità come gruppo che prescinda dagli ascolti dei singoli. E siamo convinti di essere sulla buona strada! Poi ovviamente può non piacere quel che ne viene fuori, ma comunque crediamo ci sia un filo conduttore che lega tutti i nostri brani. E questo ci da grandi soddisfazioni! Chiaramente non stiamo inventando niente di rivoluzionario per la musica, ne siamo coscienti. Però non significa che non si possa trovare un qualcosa di particolare e unico nel sound, nelle liriche e nelle linee vocali che ti distingua (nel bene o nel male) dalle altre band.
09.Progetti Futuri? Suonare tanto live. E rientrare presto in studio per il terzo disco. Siamo già sulla buona strada.
10.L'ultima parola a voi! Facciamo parlare la musica. Ascoltate i nostri dischi e veniteci a sentire live. Non ve ne pentirete.