Qualche volta capitano cose “curiose” e sto per scrivere la recensione di un nuovo disco che mi sono ritrovata tra le mani quasi per caso. Il lavoro in questione s'intitola “MIGRAS” e si tratta del primo album solista di Alessio Santacroce. L’etichetta con cui è uscito è la Ghost Label Record mentre la distribuzione è affidata alla Crashsound Distribution. Dopo averlo ascoltato più volte, mi sono incuriosita e documentata sull’autore. Come già si intuisce dal lavoro che ne è uscito, si tratta di un musicista di grande esperienza. Tutto il disco ha una vena malinconica, anche dovuta agli argomenti trattati, a mio avviso con molta chiarezza e semplicità. Le sonorità ricordano in pieno il rock italiano di qualche decennio fa, senza farlo rimpiangere ma riportandoti a livello emozionale a quel periodo. Chiaramente per chi lo ha vissuto in prima persona, ma sarà una bella scoperta per chi ha qualche anno in meno. Non nascondo una mia preferenza per alcuni pezzi come "Normandy" e "Mercante d'anime" (che si scaglia contro chi lucra ai danni dei migranti) che, già dopo il primo passaggio, ti entrano dentro. Come ho detto, si tratta di testi importanti e, proprio per questo, meritano un approfondito ascolto. Voto 8. (Recensione a cura di Gloria Porte )