Direttamente dalla Germania, la band degli "Heimdalls Wacht" ristampa a distanza di anni l'album "Der Untergang der alten Welt" per la Heidens Hart Records. la voce graffiante e tetra unita ad una sezione di chitarre ruvide ed energiche colloca questo lavoro su piani Death Metal. Le sonorità di questo lavoro rendono il disco, inquietante e drammatico e forse era quello che voleva trasmettere questa band tedesca. Il risultato è riuscito in pieno con tracce significative come "Des Nordens Stern", "Der letzet Marsch". Intensa e impegnativa anche per l'ascoltatore la traccia che divide "Der Untergang der alten Welt", della durata di oltre quindici minuti "Weltenbrand" un buon connubuio tra suoni campionati, chitarre pulite che in seguito si trasformeranno i possenti muri di chitarra ruvidi e ricchi di adrenalina. Il cd si chiude che tre tracce successive che non presentano spunti di rilievo e interessanti oltre a quelli già piacevolemente ascoltati, ma una cosa è sicura, gli "Heimdalls Wacht" rimangono comunque una band originale e ricca di buoni spunti.
Ebbene si anche in Italia si riesce a creare buona musica le cui sonorità taglienti ed energiche sono tipiche di un Death Metal dalle atmosfere black. I protagonisti in questione sono la band italiana degli Exterminas che rilasciano il loro secondo Full lenght "Dichotomy" per la neo nata etichetta Russa "Satanath Records" in collaborazione con la "Metallic Media (US)". Otto brani diretti pieni di energia, con riff di chitarra taglienti che interagiscono molto bene con una sezione ritmica precisa e veloce. La voce rauca e tetra conferisce maggiore oscurità a tutto il lavoro. Un disco comunque orecchiabile che esce fuori dai soliti schemi che il genere impone, dunque un progetto originale che vede all'occorenza anche spunti più chiari e melodici. La band italiana riesce a creare brani dove l'interazione tra momenti veloci e momenti più frenati "Swallowing The Gravity" è una scelta ben fatta e decisiva alla lunga distanza. Buona conferma per questa band che porta alta la bandiera italiana al di fuori dello stivale. Direttamente dal Messico la band dei "Bloodlash" formatasi nel 2011 pubblica nel 2014 una prima versione dell'album "Drowning Amidst The Nebulae" e una versione digitale rilasciata questo mese per la "Inverse Records". Potremmo definire il sound della band vicino a un Progressive Post Metal, ma sicuramente non si renderebbe giustizia ad una lavoro che va ben oltre, al di là del fatto che le influenze ci sono e si sentono accostando il gruppo Messicano a bands come Mastodon, Opeth, A Pefect Circle, si sente il tocco originale che rende "Drowning Amidst The Nebulae" unico e ricco di tecnicismi e cambi di tempo davvero notevoli come in Scythian Aurora, Broken Teeth. Lo spessore tecnico e notevole così come il livello di qualità della registrazione che avvolge il lavoro in una nube calda e possente. Le linee vocali ben curate fanno si che si possa ottenere un doppio risultato, infatti a voci ruvide e scream si accostano voci più melodiche e chiare, con spunti melodici specie nella parte conclusiva di questo bel lavoro nei brani In Gold & Blood pt1 (Masks Of Red Dawn & Lead) e In Gold & Blood pt 2 (Deluge). "Drowning Amidst The Nebulae" è un lavoro eccellente dove figure tecniche e complesse se ben suonare e struturate non possono appesantire l'ascolto. Consigliato davvero a tutti! Con un ruolino di marcia di tutto rispetto (sei album in studio, un mini-album, due compilation e due demo) i Sadism pubblicano la loro ultima fatica "Alliance" per la "Toxic/Mechanix Records". La band Sud Americana sforna un sound Death Metal anni ottanta destinato a catturare l'attenzione del resto del mondo grazie anche alla distribuzione del lavoro a livello internazionale. Un concentrato di potenza misto ad energia pura avvolgono tutti e dodici i brani pr una durata di circa quaranta minuti. Buono il lavoro delle chitarre calde e graffianti che intraprendono una linea decisa dal sound scuro e profondo complice una linea vocale aggressiva e incisiva. Non ce la sentiamo di valorizzare un brano rispetto all'altro perchè sono tutti interessanti e ben strutturati, nonostante l'altomosfera sia Old School, la scelta dei suoni e così ben curata che siamo di fronte ad un lavoro maturo, ricco di spunti e riportato ai giorni nostri. I Sadism, visto il loro bagaglio discograrfico erano obbligati a dare vita ad un bel prodotto per rispetto ai tanti fans che gli hanno e gli stanno seguendo, e loro ci sono riusciti. Ben fatto!! |
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Dicembre 2017
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