Metal band originaria di Sydney, capitale dell'Australia si forma nel 2006 con l'obbiettivo di proporre un Metal contaminato da influenze Brutal, Slam, e linee di Black. Attivi sulla scena musicale dal 2006 rilasciano il loro Ep di debutto dall'omonimo titolo solo a Novembre di quest'anno. Un lavoro di quattro brani tecnicamente impeccabile forse troppo tecnico collocandolo come un lavoro di nicchia e per palato fine. Tecnicismi su riff di batteria complessi nella struttura e nell'esecuzione si vanno a incastonare bene su una chitarra ruvida e cruda "Anal Leprosy" mentre l'innesto della voce risulta efficace e ben amalgamata sia in modalità chiara e cristallina "Deformed", che in modalità scura e graffiante "Mutilated Witches Kunt". Un lavoro sicuramente meritevole di attenzioni tecnicamente valido e ricco di spunti. Ascoltatelo, non ve ne pentirete.
Progetto partito come duo-power per volonta di Mattia Salvadori e Federico Spina, rispettivamente batterista e bassista, ben presto la line-up si completa con due nuovi ingressi, Federico Spina al basso e Serena Marconi alla voce dando così, al progetto, il nome di M.A.Y.A. . La band Toscana dalla fine del 2014 a circa metà del 2015 inizia la stesura di quello che sarà l'Ep di debutto “A Ep”. Quattro brani dalle belle atmosfere Alternative Rock addolciti dalla bella voce cristallina di Serena .Il sound che la chitarra di Francesco sprigiona in questo lavoro, non è certo un concentrato di potenza ma i suoi riff arricchiscono tutto il lavoro come succede ad esempio in Two You complice anche una bella e corposa traccia di basso che delinea i diversi momenti che si vengono a creare duranta la traccia. Atmosfere intense e dalle sonorità crude e ruvide si apprezzano su December e Sven dall'andatura soft ma decisa. Una sezione ritmica facile e precisa avvolge e trascina per mano A Ep per tutto il viaggio. Viaggio indubbiamente breve (solo quattro tracce) ma confidiamo in qualcosa di più sostanzioso, dunque buona la prima ma vi attendiamo al prossimo lavoro con un occhio di riguardo anche in fase di registrazione. I Mom Blaster nascono nel 2010 e iniziano da subito a scrivere propri brani e proporli live abbinati ad alcune cover, affascinati dal reggae ma con il dna di rocker, miscelano il sound jamaicano con il rock pop europeo, generando uno stile che loro amano definire rock in levare. Nel 2012 firmano con l’etichetta indipendente Ridens Records e pubblicano nell’Aprile 2013 il loro primo singolo “From The Beginning”. Il 12 Luglio 2013 esce il disco di debutto “We Can Do It!”, che li verdài mpegnati in alcuni live di presentazione fino Gennaio del 2015. Il 14 Maggio 2015 pubblicano il nuovo singolo “Ciò che è giusto”, che preannuncia il secondo disco dei Mom Blaster in uscita a Dicembre dal Titolo "Reset". Reset è un album che ti prende e ti trascina verso sonorità miste tra l'elettronica, e una linea sottile di funky e reggae. Atmosfere soft e leggere tecnicamente ben strutturate e di facile impatto su brani come Alchimia, Mi Guardi e Taci, Lei si sovrappongono a momenti più intensi ed energici grazie anche ad una buona scelta di suoni elettronici Mi Troverai Qui, Sono Niente, La Nuova Era. Reset è un albyum che convince sia per la scelta giusta di suoni che per la giusta inserzione di idee rendendo così l'album per niente banale e scontato, punto di ulteriore forza di questo album la bella voce di Monica Ferrante, dal timbro originale. I "Lola Stonecracker" si formano nel 2009 con l'intento di dare ai propri lavori un'impronta Hard Rock con spunti Grunge, in stile anni 90 con i suoni riportarti ai giorni nostri. Direi che il percorso della band è stato un pò quello inverso, in genere si fanno i dischi e poi siportano in giro a promuoverli sui palchi, loro invece dal 2011 al 2013 vanno in Tour prima con i Pussycat Faster toccando ben 13 paise europei e poi, dal 20011 al 2013 con Gilby Clarke (ex Guns N 'Roses chitarrista), Reckless Love, Appetite Adler (guidato da ex Guns N' Roses batterista Steven Adler) e John Corabi. Dopodichèla band decide di concretizzare a Dicembre del 2015 la loro vena compositiva con il debut album "Doomsday Breakdown" pubblicato per la This Is Core Records creando esattamente quello che la band ha deciso di infondere dall'inizio della propria carriera. Quindici brani dalle atmosfere raggianti e ricche di adrenalina "Jigsaw", "Witchy Lady", "Generation On Surface", con riff di chitarre ruvidi e una sezione di voci e cori incisiva e ben assestata. In questo debutto non mancano i momenti melodici spudoratamente Bon Jovy "Secret Of a Universe", "All This Time", "Shine", distribuiti in tutto il disco in maniera sapiente così da tenere l'ascoltatore sempre a liveli alti. "Doomsday Breakdown" non è niente di nuovo, ma il sound bello corposo e le idee maturate con il tempo e inserite in questo contesto, rendono il cd comunque piacevole all'ascolto e con una vena di originalità che non guasta mai. |
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Dicembre 2017
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