Progetto attivo dagli inizzi del 2011 nato dall'unione di quattro ragazzi proveniente da esperienze musicali differenti e che decidono di dare vita al progetto Evel. Nello stesso hanno la band pubblica il primo Ep di debutto "Nylon, Legno e Valvole. L'inverno del 2012 sancisce la nascita di un secondo progetto "Acoustic Set #1". A partire da questo momento gli Evel iniziano a gettare le basi per il primo Full lenght ufficiale di nove brani titolato "Crepuscolare" un'autoproduzione dell'Ottobre 2015. Le sonorità calde vengono sostenute da una sezione ritmica corposa e all'occorenza in versione tribale come nella open track "Non Appartiene A Me" e "Come Un Disco Dei Misfits". L'album è ben sostenuto da parti di chitarra che graffiano il suono rendendolo scuro "Giulia", "Il Mostro". Gli Evel danno buona prova in fase di composizione e stesura dei brani grazie anche ad alcune parti melodiche che schiariscono il progetto "Giulia", "La Cava Delle Bestie". "Crepuscolare" viene definito come un cd fatto di suonio caldi toni valvolari, ritmiche potenti e serrate, che si ispirano alla scena rock anni '90, con nelodie dissonanti, e noi possiamo confermare questo, aggiungendo che in definitiva è un bel lavoro che scivola bene e si fà apprezzare in tutta la sua semplicità e originalità, complice anche la scelta di utilizzare i testi in italiano.
Gallina vecchia fà buon brodo, potremmo riassumere così quello che la band di Treviso dei Welkin ha fatto con l'album "The Silent Way", e non vogliono intendere che i Welkin siano vecchi a tal punto da appendere gli strumenti al chiodo e neanche che questo loro nuovo album sia una brodaglia. I quattro ragazzi, attivi sulla scena dal 1998 (ben diciotto anni) vanno incontro a tutta una serie di difficoltà nei cambi continui di Line Up che li portano a realizzare due album, ma la testardaggine la costanza fanno si che la band non si arrenda mai ed arrivano così nel 2015 a realizzare il loro secondo album "The Silent Way" preceduto da "Waves of Midnight" - 2008). Un album che pone delle solide radici su un sound reso caldo dalle figure di chitarra incalzanti come un treno in corsa, anche se le sonorità sono rimaste agli anni ottanta il loro Metal non ha niente da invidiare, complice anche le varie esperienze differenti che ogni singolo musicista ha avuto e che dunque hanno portato al progetto "The Silent Way", idee e contenuti differenti ma che insieme si sono incastonati a regola d'arte. Dalla melodica open track "Turn To Me" che prende poi una via più energica si passa da un'aggressiva e incalzante "My Enemy", "Edge Of Life" e "Crossing In The Dark", per poi tornare ad un sound più lento e melodico "Tiny Things" dove la doppia voce e non solo in questo caso, dà il giusto supporto e apporto alla causa. "Nightmare (All My Sins)", chiude questo progetto assolutamente consigliato ai nostalgici del Metal anni ottanta/novanta.
Un progetto questo dei Chroma Drama che unisce musica a teatralità,prendendo ispirazione dalle avanguardie storiche come il Dadaismo, il Futurismo e il Surrealismo. I quattro foggiani si trasferisconel 2013 (a tre anni dalla nascita del progetto) a Londra patria della musica e delle serate live per affinare il proprio stile e le sonorità.Quello che ne scaturisce è il primo Ep dall'omonimo titolo contentente cinque brani, sporcati da una chitarra cruda ed un basso ruvido un pò alla Primus tutto ben sostenuto da una voce stridura e schizzofrenica. Un'atmosfera che coinvolge l'ascoltatore trascinandolo verso sonorità non convenzionali ma che la band sembra voglia adattare ad un approccio teatrale e interattivo, quando possibile, con il pubblico. I riff caldi e quasi tribali della sezione ritmica fanno sprofondare il sound verso paesaggi scuri e caldi. Interessanti gli intermezzi che si vengono a creare durante l'esecuzione dei brani "Shameando", dove il ritmo diventa più incalzante ed energico "Nice Empty Box", indice di valide idee e soluzioni vincenti. Un debutto sicuramente interessante ricco di spunti originali, attualmente la band stà collaborando con lo studio di registrazione Netil House nell'East London, per la realizzazione del loro prossimo album. Vediamo che cosa riusciranno a tirare fuori di buono, per noi questo debutto è un Well Done !!!
Quarto lavoro per i "Surgial Beat Bros" duo romano formato da Fabio "Reeks" Recchia - Synth, Sampler, Sound Design / Antonio Zitarelli - Drums, dal titolo "Black" dopo circa 150 concerti e 3 uscite discografiche in soli 2 anni di attività, edito Subsound Records. Un lavoro che segue una linea elettro rock minimale, che si articola su una "Cassa Dritta" tenuta in vita e variegata da una serie di perversioni ritmico/matematiche classiche della musica Techno. Un progetto insolito, a partire dalle quattro tracce che vengono titolate con numeri (1-16-25-36-4-9) non di facile assimilazione ma non per questo "brutto" a sentirsi". Il sound ci riconduce ai primi Digitalism, Kraftwerk. I "Surgial Beat Bros" si affidano all'uso sapientemente dosato di synth e suoni campionati che rendono l'atmosfera psichedelica e dalle sonorità malate e belle ruvide. Un disco facilmente fruibile da tutti i dj, ideali per tutti quelli che sono alla ricerca di suoni e melodie piacevolmente strane e insolite.
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Dicembre 2017
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