"Corax" è l'album di debutto del combo italiano denominato Niamh. I brani contenuti in questo cd denotano un grado di maturazione tecnica di ottimo livello. Senza fare sconti a nessuno si parte a pieni giri con la scoppiettante "Putting the fun in FUNeral" dove è già presente una buona dose di tecnicismi specie per la parte relativa alla batteria. Un brano che concede momenti più melodici per mezzo di una voce che riesce a tenere pulito il suono. "The WOW Effect" regala atmosfere suggestive interrotte ogni tanto dallo scream vocale che rende la struttura molto grezza, supportata inoltre da chitarre che riescono a scalfire l'aria. Con la traccia numero tre "Eat. Pray. Kill.", si decolla a pieni giri, un ritmo serrato che irrompe senza troppi complimenti. Con l'aiuto di suoni campionati e synth ci avviciniamo alla parte centrale di questo bel debutto con il brano "Mrs. Fletcher's relatives" che insieme alla traccia centrale "My antichrist anaemia", la band dei Niamh mette subito il punto sulle loro intenzioni, serie e soprattutto incazzose, un bel fascio di potenza allo stato puro. Il ritmo roccanbolesco di "Corax" continua con le due tracce seguenti "The voices made me do it" e "Paracetamolotov" che riescono a regalare emozioni, complice una buona intesa strumentale dei quattro ragazzi di Vercelli. La song che chiude il debutto della band "Maniac" segna il punto anche sul fatto che le idee e la capacità di sventrare e riproporre brani famosi, in chiave Niamh è naturale e di facile applicazione come appunto nel caso di "Maniac" un tributo ad uno dei brani più in voga negli annni ottanta riferito al film "Flash Dance". C'è poco da dire su Corax un album creato da una band di alto spessore che avrà sicuramente molto da dirci anche speriamo fuori dallo stivale.
E noi gli auguriamo tanta buona fortuna. Promossi a pieni voti.
E noi gli auguriamo tanta buona fortuna. Promossi a pieni voti.