I Fankaz si formano nel 2003 con l'idea di suonare brani propri in stile Skate-core melodico. A distanza di tre anni pubblicano il primo Ep dal titolo "Don't Try This at Home" e sarà poi occasione per iniziare una nuova collaborazione con Alkemist Fanatix Europe. Il primo album ufficiale arriva nel 2008 "Slow Victims For Fast Predators".La band si dedicherà poi ad una serie di live che li vedrà impegnati in giro tra Slovacchia, Inghilterra, Repubblica Ceca e ancora Slovacchia. Nonostante i numerosi live la band non perde la voglia di comporre e così arriva il nuovo terzo lavoro "Seities" preceduto da "Burning leaves of empty fawns". "Seities" verrà realizzato sotto la produzione di Riccardo Daga, MIX al Mathlab Recording Studio (PO) di Jonathan Mazzeo and MASTER al New Alliance East, Cambridge (Massachusetts) di Nick Zampiello, con la supervisione della OverDub Recording/Aural Music Group. Un avvio al cardiopalmo con ritmi frenetici e pieni di adrenalina caratterizzano il lavoro del quartetto italiano che propone un Hardcore/Progressive, con interessanti spunti melodici. La buona sinergia che si viene a creare tra i ragazzi determina il buon risultato di "Seities". Ci limitiamo a scrivere buono perchè non possiamo omettere il fatto che ormai di questi generi musicali un pò americani se ne sentono a bizzeffe, cercando di emulare bands come ad esempio i Blink182, per citarne una. Lo schema ritmico è uguale per tutte le tracce momenti concitati che si alternano a spunti melodici dove chitarre pulite vanno ad intrecciarsi con riff più sporchi, il tutto ben sostenuto da una linea vocale in versione scream. La sezione ritmica si spalma veloce e tecnicamente perfetta andando a disegnare figure sonore d'impattto e che rendono l'album ancora più interessante. Buona questa terza prova che mette in risalto maturazione tecnica e nella ricerca del suono anche se non eccelle in originalità.