I Toscani "Motus Tenebrae", dopo quindici anni di carriera ci omaggiano dell'album più maturo e potente realizzato fino ad ora dal titolo "Dead Rising", per la "My Kingdom Music". Undici tracce Doom Gothic Metal, dalle sonorità pesanti e scure già dalle prime battute con "Our Weakness", "For A Change". Ascoltando il disco scorgiamo diverse sfaccettature musicali fino ad arrivare a spunti melodici "Grace", "Cold World", "Desolation". Le atmosfere intorno a "Dead Rising", ci riportano a bands come "Paradise Lost", "Type O Negative", con un pizzico di originalità che non guasta mai. Apprezzabili gli spunti che si ottengono con l'uso di chitarre pulite "Faded", "Haunt Me", "Cold World", "Desolation". Un disco sicuramente maturo, anche da un punto di vista della registrazione calda e graffiante. Dunque buona conferma per i "Motus Tenebrae" che hanno tagliato il traguardo dei quindici anni di attività con un lavoro degno di attenzione.
Definiti i maestri del pain-evoking death metal tornano sulla scena musicale i francesci Affliction Gate con l'album "Dying Alone" per la Transcending Obscurity. Cinque ragazzi che riescono a sprigionare in quattro brani potenza, oscurità, e adrenalina il tutto ben amalgamato da una voce struggente e graffiante che con i testi raccontale verità della vita. Un Ep suonato tutto d'un fiato senza pause con energia e potenza allo stato puro. Un alvoro che calca sonorità già sentite in bands come Bolt Thrower, Hail of Bullets, Death, Asphyx, Unleashed, Morgoth e Obituary, ma con degli accorgimenti in fase di composizione e idee che fanno di "Dying Alone" un prodotto potente e possente. Quarta fatica per la band spagnola degli "Hordak" che professa del potente e adrenalinico Pagan-Black Metal con il nuovo lavoro dal titolo "Padre" pubblicato per la Russa Casus Belli Musica, che vede la partecipazione di ospiti provenienti da bands come Forefather, CrystalMoors, e Folkearth. Le atmosfere Metal si vanno a contaminare con del buon stile viking che rende il lavoro ancora più unico e originale. Una bella dose di devastazione e inquietudine inserito su "Padre" arricchito di idee grazie a cambi di tempo improvvisi ma determinati e linee più melodiche. Intensa, Son, la traccia che spezza l'andamento frenetico di questo lavoro, una bella e malinconica traccia su chitarre pulite e ridondanti. Questo quarto lavoro conferma quello che di buono hanno fatto gli spagnoli "Hordak" fino ad ora, raggiundendo un livellodi maturità elevato. I "Tears From Venere" sono una band italiana formatasi nel 2011. Nello stesso anno registrano il loro primo sample e decidono di suonare qualche data dal vivo in giro per il Nord Italia. A Dicembre del 2012 entrano in studio per dare vita al primo lavoro ufficiale l'Ep titolato "A Long Road For Happiness…". Il 2014 è l'anno in cui la band decide di registrare il Full lenght "Temporary Lives", che verrà poi pubblicato nel 2015 per conto di Atomic Stuff. Un lavoro interessante con buoni spunti e idee. Stiamo parlando di un Alternative Rock, influenzato da linee Punk e vaghi richiami Metal. Le chitarre tagliente e ruvide si vanno a fondere con buone linee vocali ruvide e grezze e ben amalgamate con una sezione di cori decisa ed energica. Anche la sezione ritmica fà la sua buona parte, semplice e precisa. La scelta di impiegare campionamenti su tracce come "My Names Is V", "Never Look Back", "Raise Your Voice", è stata una scelta vincente così da rendere il lavoro più originale e vario. Dunque una buon lavoro che personalmente apprezzo per intero. |
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Dicembre 2017
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