Band di Torino attiva sulla scena musicale dal 2004 e che dà vita a distanza di tre anni al primo demo "Astrazioni FonicoUtopistiche". Nata inizialmente come band Alternative Rock, gli AFU questo il nome della band, decide di cambiare radicalmente strada per dedicarsi ad un sound più acustico, funk rock. Il 2015 è l'anno che sancisce la fase dei cambi di Line Up fino a quando, nel 2016 si arriva al primo LP ufficiale dal titolo "Great Weather No Crowds", mettendo la band sulla classica scia dell'Alternative Rock, con oscillazioni verso il Punk e il Grunge. I dieci brani che compongono l'album riescono a graffiare l'atmosfera sin dalle prime battute regalando momenti soft alternati a riff più melodici senza perdere mai di vista la linea aggressiva che è il marchio di fabbrica di questo progetto. Una chitarra ruvida su brani come "Dolores", "Head off", si tramuta come per magia in una chitarra pulita che riesce a creare momenti leggeri quasi malinconici "Ain't It Funny", "Tubero (the tale of how 365 days made a devolution)". Un album profondo e dal significato intenso anche da un punto di vista dei testi dove prevalgono emozioni negative di inadeguatezza, perdizione ossessività, il binomio amore-morte, parlando anche di amore come chiave per la rinascita. Il collante di tutto questo è la ricerca di un significato da dare all’esistenza. Significato che ancora sfugge. Un album dunque per niente scontato e tanto meno banale. Una buona conferma per gli AFU.