Il viaggio di un uomo, in bilico tra passione e conoscenza, verso l'isola di Rebis. Ma sarà egli stesso il più grande ostacolo che lo separerà dalla meta. Intervista all'autore di REBIS.
01.Come'è nata la scelta del nome?
Bridgend è il nome della città in Galles dove ho composto e scritto Rebis, potremmo tradurlo in italiano come "la fine del ponte", un nome appropriato per una band prog / post rock.
02.Come nasce un brano?
Nasce da un'immagine. Per Rebis ogni brano è stato composto come colonna sonora della sua storia. Un metodo compositivo che ci ha convinto e che ripeteremo in futuro.
03.Siete soddisfatti del vostro lavoro?
Rebis è una foto nitida del nostro lavoro, abbiamo dato il massimo per realizzarlo al meglio delle nostre possibilità.
04.Che cosa avreste voluto cambiare?
Più che cambiare ci sarebbe piaciuto avere anche una versione in inglese dei dialoghi, chissà se in futuro si presenterà l'occasione per realizzarla.
05.Dateci un vostro parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
Il panorama underground è pieno di musicisti validi e idee che meritano di essere ascoltate, quello che manca intorno a queste realtà è un sistema altrettando valido che le aiuti ad emergere dal mare magnum in cui sono sommerse.
06.Concerti dal vivo in programma?
Si abbiamo in programma diversi concerti, sulla nostra pagina facebook trovate tutte le prossime date.
07.Vi frequentate anche al di fuori del contesto Bridgend?
Non quanto ci piacerebbe ma siamo tutti molto impegnati.
08.Con chi vi piacerebbe andare in tour?
Certamente con artisti dai quali poter imparare e migliorare.
09.In definitiva che cosa farete da grandi?
Altri concept album!
10.L'ultima parola a voi.
Buon viaggio.
01.Come'è nata la scelta del nome?
Bridgend è il nome della città in Galles dove ho composto e scritto Rebis, potremmo tradurlo in italiano come "la fine del ponte", un nome appropriato per una band prog / post rock.
02.Come nasce un brano?
Nasce da un'immagine. Per Rebis ogni brano è stato composto come colonna sonora della sua storia. Un metodo compositivo che ci ha convinto e che ripeteremo in futuro.
03.Siete soddisfatti del vostro lavoro?
Rebis è una foto nitida del nostro lavoro, abbiamo dato il massimo per realizzarlo al meglio delle nostre possibilità.
04.Che cosa avreste voluto cambiare?
Più che cambiare ci sarebbe piaciuto avere anche una versione in inglese dei dialoghi, chissà se in futuro si presenterà l'occasione per realizzarla.
05.Dateci un vostro parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
Il panorama underground è pieno di musicisti validi e idee che meritano di essere ascoltate, quello che manca intorno a queste realtà è un sistema altrettando valido che le aiuti ad emergere dal mare magnum in cui sono sommerse.
06.Concerti dal vivo in programma?
Si abbiamo in programma diversi concerti, sulla nostra pagina facebook trovate tutte le prossime date.
07.Vi frequentate anche al di fuori del contesto Bridgend?
Non quanto ci piacerebbe ma siamo tutti molto impegnati.
08.Con chi vi piacerebbe andare in tour?
Certamente con artisti dai quali poter imparare e migliorare.
09.In definitiva che cosa farete da grandi?
Altri concept album!
10.L'ultima parola a voi.
Buon viaggio.