I Maleizappa nascono in data imprecisata e da confermare in qualche malfamato e sudicio posto della mente. Si narra nell’ambiente “elitario” della musica d’autore, che i simpatici cinque non sono altro che la peggiore trasposizione fisica di un pensiero impuro (qualsiasi cosa questo voglia dire). Incuriositi da queste prime righe ricavate dalla loro biografia, abbiamo voluto scoprire qualcosa di più sul conto di questa band. Buona lettura!!
01.Come è nata la scelta del nome?
La storia cambia in base alle stagioni e al contesto socio-politico quindi è molto difficile risalire all’origine esatta del nome Maleizappa. È una domanda. È un’affermazione. È un mistero.
02.Come nasce un brano?
A noi ce li porta la cicogna, che è anche il nostro ghostwriter. Decidiamo di scrivere un nuovo pezzo, principalmente, per la strana necessità di raccontare le meraviglie e le miserie della vita. Inoltre abbiamo una joint venture con un gruppo di cinesi sottopagato che ci scrive gli arrangiamenti e i testi; infatti inizialmente l’album doveva chiamarsi “混蛋”.
03.Siete soddisfatti del vostro lavoro?
Molto soddisfatti; quest’album segna una maturazione del nostro percorso artistico. Di solito si dice così, vero?
04.Che cosa avreste voluto cambiare?
Il contratto discografico, anche perché non abbiamo un contratto discografico.
05.Dateci un vostro parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
La musica indipendente è, per dirla alla offlagadiscopax, “come il socialismo negli anni 70...in espansione”, ma oggi è molto più facile. Sia per la diffusione tramite internet che è alla portata di tutti, con tutto il bene e il male che ciò comporta, sia perché oggi tutti gli artisti passano per una fase “indie” - anche quelli che vanno a Sanremo e poi firmano per una major -
I due mondi oggi sono più vicini che mai. Ci sono artisti indie che fanno musica che può tranquillamente definirsi mainstream e che hanno anche un grosso riscontro di pubblico.
Se tutto ciò si limiterebbe ad avere più pubblico è solo un bene ma se comporta un abbassamento di qualità diviene l’ennesima pigliata per il culo.
06.Concerti dal vivo in programma?
Suoneremo al “Carnival Party” di Radio Avella (AV) il 27 febbraio e all’Unplugged a Caserta il 9 marzo.
07.Vi frequentate anche al di fuori del contesto Maleizappa?
Dipende dal periodo, e comunque solo dopo aver consultato i nostri avvocati.
08.Con chi vi piacerebbe andare in tour?
Brunori Sas, Daniele Silvestri e altri
09.In definitva che cosa farete da grandi?
Gli omini arancioni di Google Maps.
10.L'ultima parola a voi.
I Maleizappa sono indipendenti e autofinanziati: questo per dire quanto abbiamo bisogno di voi. Comprate il disco!
01.Come è nata la scelta del nome?
La storia cambia in base alle stagioni e al contesto socio-politico quindi è molto difficile risalire all’origine esatta del nome Maleizappa. È una domanda. È un’affermazione. È un mistero.
02.Come nasce un brano?
A noi ce li porta la cicogna, che è anche il nostro ghostwriter. Decidiamo di scrivere un nuovo pezzo, principalmente, per la strana necessità di raccontare le meraviglie e le miserie della vita. Inoltre abbiamo una joint venture con un gruppo di cinesi sottopagato che ci scrive gli arrangiamenti e i testi; infatti inizialmente l’album doveva chiamarsi “混蛋”.
03.Siete soddisfatti del vostro lavoro?
Molto soddisfatti; quest’album segna una maturazione del nostro percorso artistico. Di solito si dice così, vero?
04.Che cosa avreste voluto cambiare?
Il contratto discografico, anche perché non abbiamo un contratto discografico.
05.Dateci un vostro parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
La musica indipendente è, per dirla alla offlagadiscopax, “come il socialismo negli anni 70...in espansione”, ma oggi è molto più facile. Sia per la diffusione tramite internet che è alla portata di tutti, con tutto il bene e il male che ciò comporta, sia perché oggi tutti gli artisti passano per una fase “indie” - anche quelli che vanno a Sanremo e poi firmano per una major -
I due mondi oggi sono più vicini che mai. Ci sono artisti indie che fanno musica che può tranquillamente definirsi mainstream e che hanno anche un grosso riscontro di pubblico.
Se tutto ciò si limiterebbe ad avere più pubblico è solo un bene ma se comporta un abbassamento di qualità diviene l’ennesima pigliata per il culo.
06.Concerti dal vivo in programma?
Suoneremo al “Carnival Party” di Radio Avella (AV) il 27 febbraio e all’Unplugged a Caserta il 9 marzo.
07.Vi frequentate anche al di fuori del contesto Maleizappa?
Dipende dal periodo, e comunque solo dopo aver consultato i nostri avvocati.
08.Con chi vi piacerebbe andare in tour?
Brunori Sas, Daniele Silvestri e altri
09.In definitva che cosa farete da grandi?
Gli omini arancioni di Google Maps.
10.L'ultima parola a voi.
I Maleizappa sono indipendenti e autofinanziati: questo per dire quanto abbiamo bisogno di voi. Comprate il disco!