I Mahùt sono un duo Alternative elettro rock che pubblica il nuovo lavoro dal titolo “Violin Is Still Playing” e che noi della redazione di soundsgood abbiamo scelto come disco del mese. Non ci siamo accontentati di recensirli ma volevamo sapere qualchealtro dettaglio che gira intorno alla band. Ed ecco cosa ne è uscito fuori.
01.Com'è nata la scelta del nome?
L’album è interamente dedicato ad una cara conoscente scomparsa prematuramente di recente. Era una suonatrice di violino e con il titolo abbiamo voluto dirle che la sua musica suona ancora tra noi.
02.Come nasce un brano?
La composizione di un brano richiede per noi tanto lavoro in termini di ricerca dei suoni e degli strumenti da utilizzare. La fase compositiva è in assoluto la dimensione che a noi piace di più perché ci dà la possibilità di sperimentare in continuazione nuove sonorità nonché di isolarci da tutto quello che sta al di fuori del nostro studio.
03.Siete soddisfatti del vostro lavoro?
Siamo quasi sempre soddisfatti di quello che pubblichiamo anche se subito dopo abbiamo le idee chiare su quello che va fatto dopo per migliorare il lavoro precedente. Questo ci dà lo stimolo giusto per cercare di far sempre meglio.
04.Che cosa avreste voluto cambiare?
Siamo molto contenti del lavoro dal punto di vista compositivo. Se c’è una cosa che avremmo voluto fare meglio sono le registrazioni e il missaggio. Abbiamo fatto tutto noi nel nostro studio e siamo consci del fatto che se fossimo andati in uno studio di registrazione avremmo ottenuto risultati di gran lunga migliori in termini di qualità audio.
05.Dateci un vostro parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
Amiamo molto la scena indipendente italiana e crediamo che le band nostrane abbiano molto da dire. Non ci piace la scena che si spaccia per indipendente ma è mainstream a tutti gli effetti (stato sociale, calcutta e così discorrendo) però rispettiamo assolutamente i gusti di chiunque.
06.Concerti dal vivo in programma?
Abbiamo da poco ridimensionato il live set per motivi di lavoro che ci ha portato a spostarci da Salerno a Roma. Stiamo cercando di trovare delle date compatibili con la musica che proponiamo ma purtroppo non riusciamo a dedicare il tempo che occorrerebbe per mettere su un tour. Stiamo pensando di rivolgerci ad un’agenzia di booking che possa gestire i nostri concerti.
07.Vi frequentate anche al di fuori del contesto "Mahùt"?
Prima di tutto siamo amici e poi componenti dei Mahùt.
08.Con chi vi piacerebbe andare in tour?
È sempre bello suonare live quindi divideremmo il palco con qualsiasi band. Se dobbiamo sceglierne una diremmo i Mogwai forse..
09.In definitva che cosa farete da grandi?
La musica per noi è una delle cose più importanti e non osiamo chiederle altro. Quello di viverci rimane ovviamente un sogno ma per adesso va bene così.
10.L'ultima parola a voi.
Questa è in assoluto la domanda più difficile Noi non siamo molto bravi con le parole e cerchiamo di far parlare la nostra musica per noi. Avendo principalmente un pubblico internazionale, ci auguriamo di raggiungere quanti più ascoltatori possibili.
Un grazie di cuore allo staff di Soundsgood per la possibilità che ci è stata data.
01.Com'è nata la scelta del nome?
L’album è interamente dedicato ad una cara conoscente scomparsa prematuramente di recente. Era una suonatrice di violino e con il titolo abbiamo voluto dirle che la sua musica suona ancora tra noi.
02.Come nasce un brano?
La composizione di un brano richiede per noi tanto lavoro in termini di ricerca dei suoni e degli strumenti da utilizzare. La fase compositiva è in assoluto la dimensione che a noi piace di più perché ci dà la possibilità di sperimentare in continuazione nuove sonorità nonché di isolarci da tutto quello che sta al di fuori del nostro studio.
03.Siete soddisfatti del vostro lavoro?
Siamo quasi sempre soddisfatti di quello che pubblichiamo anche se subito dopo abbiamo le idee chiare su quello che va fatto dopo per migliorare il lavoro precedente. Questo ci dà lo stimolo giusto per cercare di far sempre meglio.
04.Che cosa avreste voluto cambiare?
Siamo molto contenti del lavoro dal punto di vista compositivo. Se c’è una cosa che avremmo voluto fare meglio sono le registrazioni e il missaggio. Abbiamo fatto tutto noi nel nostro studio e siamo consci del fatto che se fossimo andati in uno studio di registrazione avremmo ottenuto risultati di gran lunga migliori in termini di qualità audio.
05.Dateci un vostro parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
Amiamo molto la scena indipendente italiana e crediamo che le band nostrane abbiano molto da dire. Non ci piace la scena che si spaccia per indipendente ma è mainstream a tutti gli effetti (stato sociale, calcutta e così discorrendo) però rispettiamo assolutamente i gusti di chiunque.
06.Concerti dal vivo in programma?
Abbiamo da poco ridimensionato il live set per motivi di lavoro che ci ha portato a spostarci da Salerno a Roma. Stiamo cercando di trovare delle date compatibili con la musica che proponiamo ma purtroppo non riusciamo a dedicare il tempo che occorrerebbe per mettere su un tour. Stiamo pensando di rivolgerci ad un’agenzia di booking che possa gestire i nostri concerti.
07.Vi frequentate anche al di fuori del contesto "Mahùt"?
Prima di tutto siamo amici e poi componenti dei Mahùt.
08.Con chi vi piacerebbe andare in tour?
È sempre bello suonare live quindi divideremmo il palco con qualsiasi band. Se dobbiamo sceglierne una diremmo i Mogwai forse..
09.In definitva che cosa farete da grandi?
La musica per noi è una delle cose più importanti e non osiamo chiederle altro. Quello di viverci rimane ovviamente un sogno ma per adesso va bene così.
10.L'ultima parola a voi.
Questa è in assoluto la domanda più difficile Noi non siamo molto bravi con le parole e cerchiamo di far parlare la nostra musica per noi. Avendo principalmente un pubblico internazionale, ci auguriamo di raggiungere quanti più ascoltatori possibili.
Un grazie di cuore allo staff di Soundsgood per la possibilità che ci è stata data.