Scelto dalla nostra redazione come Artista del mese, Post Hoc ha catturato la nostra attenzione per il suo genere musicale strano e davvero insolito piacevole all'ascolto raccolto nell'album "The Wounds" distribuito da Diavoletto Netlabel in uscita a gennaio 2017. Chi si cela dietro il nome Post Hoc? Leggete quest'intervista e lo capirete subito!!
01.Com'è nata la scelta del nome?
POST HOC è un tipo di analisi statistica.. il nome m è venuto mentre preparavo la tesi di specializzazione in ANESTESIA E RIANIMAZIONE… poi mi piaceva anche che le iniziali PH potevano significare molte cose..tipo il pH o l’abbreviazione anglosassone di phisician.
02.Come nasce un brano?
Ehh .. nasce in mille modi.. la musica o ce l ho gia in testa (l’ispirazione per le melodie spesso mi viene mentre cammino a piedi..)
..o strimpellando con la mia dano trovo qualche arpeggio interessante.. Ultimamente molto dai suoni.. dagli effetti.. x i testi è un’altra storia.. io appunto tutto su un quaderno (sia in italiano che in inglese); anche se x un paio di pezzi dell’ep il testo l ho buttato giu di getto..microfono , cuffie e base sotto.. molto punk come cosa.
03.Sei soddisfatto del tuo lavoro?
Si molto. Anche perché è da anni che collaboro con SIMONE MARTORANA… è un grande amico e un ottimo produttore..oltre ad essere un artista eccezionale. È tutto HOME RECORDING. L’ep è molto diverso dalle cose che avevo fatto coi PIG SITTER.. è un ep piu scuro, intimo, maturo.. è stato stimolante e faticoso ma anche divertente… è stato un viaggio…
04.Che cosa avresti voluto cambiare?
Al momento nulla… OGNI SCARRAFONE è BELL A MAMMA SOA ;)
.mi piace molto e spero piaccia anche a molta gente.. ci abbiam messo 6 mesi. .. che sono tantissimi..ma va considerato che sia io che simo siamo impegnati col lavoro..o so che tra qualche mese..risentendolo.. sarò ipercritico..
05.Dacci un tuo parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
È buona dai! Nel 2016 in radio sono passati moltissimo COSMO, MOTTA, EX OTAGO e CALCUTTA… mi piacciono ma nn mi fanno impazzire. Io vengo dagli anni ’90..e sono cresciuto con altre cose..tipoAFTERHOURS MARLENE BLUVERTIGO ..TRE ALLEGRI…PAOLO BENVEGNU MARTA SUI TUBI PERTURBAZIONE e i VERDENA… che sono gli unici ancora davvero bravi e potenti!
06.Concerti dal vivo in programma?
Per il momento ancora nulla di certo.. ma di sicuro qualche data per promuovere l’ep ci sarà!
07.Quanto tempo della giornata dedichi alla musica?
Dipende.. in senso passivo… 2 ore al giorno.. ascolto musica mentre vado a lavoro, mentre mangio,ecc.. In modo attivo …da 10min minimo (che sono sufficienti x creare un gran pezzo o semplicemente x staccare da tutto il resto) a 4-5ore…
08.Con chi ti piacerebbe andare in tour?
mmm.. italiani? VERDENA .. TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI.. PAOLO BENVEGNU
stranieri… PIXIES, FLAMING LIPS, ARCTIC MONKEYS.
09.In definitva che cosa farai da grandi?
Il problema è che sono già grande, ahimè! No scherzo.. spero di riuscire a continuare a fare il dottore indie, conciliando le mie 2 passioni.
10.L'ultima parola a te.
Spero di vederci presto a qualche mio concerto, xchè il bello di suonare è andare in giro, vedere locali, conoscere gente e scambiare 2 chiacchiere bevendoci una birra, che è una cosa rara in questi tempi social.
01.Com'è nata la scelta del nome?
POST HOC è un tipo di analisi statistica.. il nome m è venuto mentre preparavo la tesi di specializzazione in ANESTESIA E RIANIMAZIONE… poi mi piaceva anche che le iniziali PH potevano significare molte cose..tipo il pH o l’abbreviazione anglosassone di phisician.
02.Come nasce un brano?
Ehh .. nasce in mille modi.. la musica o ce l ho gia in testa (l’ispirazione per le melodie spesso mi viene mentre cammino a piedi..)
..o strimpellando con la mia dano trovo qualche arpeggio interessante.. Ultimamente molto dai suoni.. dagli effetti.. x i testi è un’altra storia.. io appunto tutto su un quaderno (sia in italiano che in inglese); anche se x un paio di pezzi dell’ep il testo l ho buttato giu di getto..microfono , cuffie e base sotto.. molto punk come cosa.
03.Sei soddisfatto del tuo lavoro?
Si molto. Anche perché è da anni che collaboro con SIMONE MARTORANA… è un grande amico e un ottimo produttore..oltre ad essere un artista eccezionale. È tutto HOME RECORDING. L’ep è molto diverso dalle cose che avevo fatto coi PIG SITTER.. è un ep piu scuro, intimo, maturo.. è stato stimolante e faticoso ma anche divertente… è stato un viaggio…
04.Che cosa avresti voluto cambiare?
Al momento nulla… OGNI SCARRAFONE è BELL A MAMMA SOA ;)
.mi piace molto e spero piaccia anche a molta gente.. ci abbiam messo 6 mesi. .. che sono tantissimi..ma va considerato che sia io che simo siamo impegnati col lavoro..o so che tra qualche mese..risentendolo.. sarò ipercritico..
05.Dacci un tuo parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
È buona dai! Nel 2016 in radio sono passati moltissimo COSMO, MOTTA, EX OTAGO e CALCUTTA… mi piacciono ma nn mi fanno impazzire. Io vengo dagli anni ’90..e sono cresciuto con altre cose..tipoAFTERHOURS MARLENE BLUVERTIGO ..TRE ALLEGRI…PAOLO BENVEGNU MARTA SUI TUBI PERTURBAZIONE e i VERDENA… che sono gli unici ancora davvero bravi e potenti!
06.Concerti dal vivo in programma?
Per il momento ancora nulla di certo.. ma di sicuro qualche data per promuovere l’ep ci sarà!
07.Quanto tempo della giornata dedichi alla musica?
Dipende.. in senso passivo… 2 ore al giorno.. ascolto musica mentre vado a lavoro, mentre mangio,ecc.. In modo attivo …da 10min minimo (che sono sufficienti x creare un gran pezzo o semplicemente x staccare da tutto il resto) a 4-5ore…
08.Con chi ti piacerebbe andare in tour?
mmm.. italiani? VERDENA .. TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI.. PAOLO BENVEGNU
stranieri… PIXIES, FLAMING LIPS, ARCTIC MONKEYS.
09.In definitva che cosa farai da grandi?
Il problema è che sono già grande, ahimè! No scherzo.. spero di riuscire a continuare a fare il dottore indie, conciliando le mie 2 passioni.
10.L'ultima parola a te.
Spero di vederci presto a qualche mio concerto, xchè il bello di suonare è andare in giro, vedere locali, conoscere gente e scambiare 2 chiacchiere bevendoci una birra, che è una cosa rara in questi tempi social.