Scelti dalla nostra redazione come Band del Mese i Metaller Milanesi Cyrax, pubblicano per la Musea Records l'album titolato "Pictures" e noi abbiamo rivolto qualche domanda ai sei ragazzi autori di questo bel progetto per capire meglio cosa c'è dietro questa band dalle mille risorse.
Cyrax 01.Com'è nata la scelta del nome?
Marco: Non volevamo un nome troppo banale, troppo elaborato, o troppo vincolato ad un genere.
Cyrax ben rappresenta la giusta commistione di generi che ci caratterizza.
02.Come nasce un brano?
Diciamo che la maggior parte dei brani nascono da idee di Marco: è lui a gestire i lavori e a tessere la tela per il filo conduttore degli album. Lui già pensa a tutte le line vocali e al mood dei vari brani, ci dà indicazioni e noi le sviluppiamo mettendoci del nostro. Poi lavoriamo duramente, correggiamo, facciamo aggiunte e omissioni, finchè non arriviamo al risultato. Nessuno dei nostri brani nasce a caso, o per mera ispirazione. Sono tutte canzoni pensate e scritte su spartito ancor prima di essere suonate.
03.Siete soddisfatti del vostro lavoro?
Marco: Molto, anche se vorremmo spingere di più sull' aspetto live!
04.Che cosa avreste voluto cambiare?
Marco: Forse la maggior cura in alcune parti solistiche.
05.Dateci un vostro parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
Giuseppe: In Italia il metal è molto bistrattato. Secondo me è molto difficile emergere in questo panorama. Da pochi mesi ho iniziato a collaborare con la webzine MetalWinds come recensore, e devo dire che ogni settimana scopro diverse band molto valide nell’underground italiano. Purtroppo però ci troviamo in un’epoca e in un paese in cui per questo genere è estremamente difficile far sentire la propria voce; per cui, tanti gruppi che meriterebbero di fare carriera su palchi nazionali e internazionali, non ci riusciranno.
06.Concerti dal vivo in programma?
Giuseppe: Al momento la formazione è in fase di assestamento, per cui stiamo portando Avanti un piccolo tour in acustico sui palchi lombardi. Il prossimo 11 febbraio saremo al Minibar Selinus in compagnia degli Acoustic Rhaspsody e il 18 marzo suoneremo al Dr. Creatur Pub di Desio con Onyrica, Synergy ed Enemy’s Revenge, e nuove date saranno annunciate a breve.
07.Vi frequentate anche al di fuori del contesto "Cyrax "?
Giuseppe: Purtroppo non abitando vicinissimi ed essendo tutti molto impegnati con diversi progetti, università e lavoro ci risulta difficile vederci con frequenza al di fuori del gruppo. Quando studiavo a Cremona, prima della Laurea, riuscivo a vedere un po’ più spesso Lorenzo Beltrami, il nostro ex batterista, perchè frequentavamo la stessa università, sebbene con un anno di differenza. È stato un duro colpo per me quando ha deciso di uscire dai Cyrax.
08.Con chi vi piacerebbe andare in tour?
Giuseppe: Il mio sogno sarebbe di aprire almeno una volta nella vita a Nightwish e Iron Maiden. Tuomas Holopainen è uno dei miei modelli sia come tastierista che come compositore. Gli Iron Maiden sono il mio gruppo preferito, e li ammiro sia come persone che come musicisti. Mi piacerebbe incontrarli almeno una volta. Ammiro il carisma di Steve Harris e il modo in cui ha portato avanti il suo progetto, senza mai fermarsi, senza mai piegarsi alle pretese degli altri, sempre fisso sul suo obiettivo; e adoro la voce e la personalità di Bruce Dickinson.
09.In definitva che cosa farete da grandi?
Giuseppe: Spero di arrivare al punto da poter vivere con la musica, suonando e componendo. Spero che i Cyrax riusciranno un giorno a emergere e a uscire dalla nicchia dell’underground, ma oltre a questo e agli Onyrica, il mio gruppo Symphonic Heavy Metal, ho anche altri progetti. Uno dei miei obiettivi principali è di diventare un compositore di musica cinematografica professionista.
10.L'ultima parola a voi.
Marco: Onoratissimi di questa intervista e di essere stati inseriti come band del mese nella vostra webzine.
Cyrax 01.Com'è nata la scelta del nome?
Marco: Non volevamo un nome troppo banale, troppo elaborato, o troppo vincolato ad un genere.
Cyrax ben rappresenta la giusta commistione di generi che ci caratterizza.
02.Come nasce un brano?
Diciamo che la maggior parte dei brani nascono da idee di Marco: è lui a gestire i lavori e a tessere la tela per il filo conduttore degli album. Lui già pensa a tutte le line vocali e al mood dei vari brani, ci dà indicazioni e noi le sviluppiamo mettendoci del nostro. Poi lavoriamo duramente, correggiamo, facciamo aggiunte e omissioni, finchè non arriviamo al risultato. Nessuno dei nostri brani nasce a caso, o per mera ispirazione. Sono tutte canzoni pensate e scritte su spartito ancor prima di essere suonate.
03.Siete soddisfatti del vostro lavoro?
Marco: Molto, anche se vorremmo spingere di più sull' aspetto live!
04.Che cosa avreste voluto cambiare?
Marco: Forse la maggior cura in alcune parti solistiche.
05.Dateci un vostro parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
Giuseppe: In Italia il metal è molto bistrattato. Secondo me è molto difficile emergere in questo panorama. Da pochi mesi ho iniziato a collaborare con la webzine MetalWinds come recensore, e devo dire che ogni settimana scopro diverse band molto valide nell’underground italiano. Purtroppo però ci troviamo in un’epoca e in un paese in cui per questo genere è estremamente difficile far sentire la propria voce; per cui, tanti gruppi che meriterebbero di fare carriera su palchi nazionali e internazionali, non ci riusciranno.
06.Concerti dal vivo in programma?
Giuseppe: Al momento la formazione è in fase di assestamento, per cui stiamo portando Avanti un piccolo tour in acustico sui palchi lombardi. Il prossimo 11 febbraio saremo al Minibar Selinus in compagnia degli Acoustic Rhaspsody e il 18 marzo suoneremo al Dr. Creatur Pub di Desio con Onyrica, Synergy ed Enemy’s Revenge, e nuove date saranno annunciate a breve.
07.Vi frequentate anche al di fuori del contesto "Cyrax "?
Giuseppe: Purtroppo non abitando vicinissimi ed essendo tutti molto impegnati con diversi progetti, università e lavoro ci risulta difficile vederci con frequenza al di fuori del gruppo. Quando studiavo a Cremona, prima della Laurea, riuscivo a vedere un po’ più spesso Lorenzo Beltrami, il nostro ex batterista, perchè frequentavamo la stessa università, sebbene con un anno di differenza. È stato un duro colpo per me quando ha deciso di uscire dai Cyrax.
08.Con chi vi piacerebbe andare in tour?
Giuseppe: Il mio sogno sarebbe di aprire almeno una volta nella vita a Nightwish e Iron Maiden. Tuomas Holopainen è uno dei miei modelli sia come tastierista che come compositore. Gli Iron Maiden sono il mio gruppo preferito, e li ammiro sia come persone che come musicisti. Mi piacerebbe incontrarli almeno una volta. Ammiro il carisma di Steve Harris e il modo in cui ha portato avanti il suo progetto, senza mai fermarsi, senza mai piegarsi alle pretese degli altri, sempre fisso sul suo obiettivo; e adoro la voce e la personalità di Bruce Dickinson.
09.In definitva che cosa farete da grandi?
Giuseppe: Spero di arrivare al punto da poter vivere con la musica, suonando e componendo. Spero che i Cyrax riusciranno un giorno a emergere e a uscire dalla nicchia dell’underground, ma oltre a questo e agli Onyrica, il mio gruppo Symphonic Heavy Metal, ho anche altri progetti. Uno dei miei obiettivi principali è di diventare un compositore di musica cinematografica professionista.
10.L'ultima parola a voi.
Marco: Onoratissimi di questa intervista e di essere stati inseriti come band del mese nella vostra webzine.