01.Com'è nata la scelta del nome?
L'idea è nata dopo che Piero, il batterista, ha visitato la mosta di David Lachapelle a Roma intitolta "Dopo il Diluvio". Eravamo nella fase della scelta del nome ma nessuno di quelli proposti ci convinceva pienamente. "Dopo il Diluvio" fu l'unico a colpirci a pieno anche per il richiamo all'arte di uno dei fotografi che più apprezziamo. Abbiamo snellito il nome togliendo "dopo" e così è stato approvato, il definittivo, "Il Diluvio"
02.Come nasce un brano?
Inizialmente i pezzi dell'ep nacquero in chiave acustica. Successivamente abbiamo sentito l'esigenza di elaborare arrangiamenti elettrici. Le linee vocali sono state scritte una volta terminata la parte strumentale.
03.Siete soddisfatti del vostro lavoro?
Sì. Quando entri in studio non hai mai la percezione di quello che sarà il risultato finale.
Fortunatamente lavorare con persone professionali garantisce un ottima riuscita del lavoro.
Crediamo che sia fondamentale consultarsi continuamente sulle scelte di suoni e arrangiamenti.
In questo senso l'apporto del fonico Giovanni Bottoglia è stato prezioso.
04.Che cosa avreste voluto cambiare?
Essere a contatto con i pezzi molte ore al giorno durante le sessioni di registrazione crea un coinvolgimento pressochè alienante. A lavoro finito, quando realmente riesci a distaccarti dalla tua musica, hai sempre la volontà di correggere anche la più insignificante virgola.
Ma si sà, i musicisti sono maniacali per natura e il tempo è sempre un nemico scomodo.
05.Dateci un vostro parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
Senza dubbio gli ultimi anni ci hanno regalato delle proposte molto interessanti.
Tuttavia crediamo che certi artisti producano canzoni deliberatamente a sfondo commerciale tralasciando la cura per i testi e semplificando forse troppo la ricerca musicale.
06.Vi frequentate anche al di fuori del contesto "Il Diluvio"?
Si purtroppo, ci vediamo praticamente ogni giorno e condividiamo un sacco di avventure.
Ci piace ascoltare musica live insieme, partecipare a serate con jam session e se consideri il tempo per le prove e i nostri concerti è praticamente una convivenza.
07.Con chi vi piacerebbe andare in tour?
Con i Radiohead
08.In definitva che cosa farete da grandi?
Non crediamo di arrivare oltre i 30
09.L'ultima parola a voi.
Grazie a tutti, speriamo di vedervi presto.
L'idea è nata dopo che Piero, il batterista, ha visitato la mosta di David Lachapelle a Roma intitolta "Dopo il Diluvio". Eravamo nella fase della scelta del nome ma nessuno di quelli proposti ci convinceva pienamente. "Dopo il Diluvio" fu l'unico a colpirci a pieno anche per il richiamo all'arte di uno dei fotografi che più apprezziamo. Abbiamo snellito il nome togliendo "dopo" e così è stato approvato, il definittivo, "Il Diluvio"
02.Come nasce un brano?
Inizialmente i pezzi dell'ep nacquero in chiave acustica. Successivamente abbiamo sentito l'esigenza di elaborare arrangiamenti elettrici. Le linee vocali sono state scritte una volta terminata la parte strumentale.
03.Siete soddisfatti del vostro lavoro?
Sì. Quando entri in studio non hai mai la percezione di quello che sarà il risultato finale.
Fortunatamente lavorare con persone professionali garantisce un ottima riuscita del lavoro.
Crediamo che sia fondamentale consultarsi continuamente sulle scelte di suoni e arrangiamenti.
In questo senso l'apporto del fonico Giovanni Bottoglia è stato prezioso.
04.Che cosa avreste voluto cambiare?
Essere a contatto con i pezzi molte ore al giorno durante le sessioni di registrazione crea un coinvolgimento pressochè alienante. A lavoro finito, quando realmente riesci a distaccarti dalla tua musica, hai sempre la volontà di correggere anche la più insignificante virgola.
Ma si sà, i musicisti sono maniacali per natura e il tempo è sempre un nemico scomodo.
05.Dateci un vostro parere sulla situazione attuale della musica indipendente in Italia!
Senza dubbio gli ultimi anni ci hanno regalato delle proposte molto interessanti.
Tuttavia crediamo che certi artisti producano canzoni deliberatamente a sfondo commerciale tralasciando la cura per i testi e semplificando forse troppo la ricerca musicale.
06.Vi frequentate anche al di fuori del contesto "Il Diluvio"?
Si purtroppo, ci vediamo praticamente ogni giorno e condividiamo un sacco di avventure.
Ci piace ascoltare musica live insieme, partecipare a serate con jam session e se consideri il tempo per le prove e i nostri concerti è praticamente una convivenza.
07.Con chi vi piacerebbe andare in tour?
Con i Radiohead
08.In definitva che cosa farete da grandi?
Non crediamo di arrivare oltre i 30
09.L'ultima parola a voi.
Grazie a tutti, speriamo di vedervi presto.