Band alternative rock attiva sulla scena musicale dal 2003. I Dittori questo il nome del combo di Latina, dopo sei anni di cammino e siamo nel 2009, vanno incontro ad un cambio di Line Up che li porterà a produrre il nuovo Ep dal titolo "Pornonauta". A distanza di tre anni (2012) uscirà poi un nuovo lavoro "Canzone Perfetta". Mentre solo a Marzo del 2017 la band pubblicherà l'ultimo attuale progetto dal titolo "Poesia&Veleno".
Dodici nuove tracce che miscelano rock sanguigno e melodie assassine, ma con un atteggiamento oggi ancor più maturo rispetto al passato. Un buon mix di suoni marcati che si vanno a sovrapporre a linee più morbide ma dal timbro deciso con particolari innesti melodici che rendono tutto molto particolare "Marte" , "Viola".
La linea vocale impiegata, dà un buon contributo in termini di qualità anche se è inevitabile acostarla ai Negramaro mentre il sound generale porta un pò alla mente Queens of the Stone Age, Muse, Buscaglione.
Le chitarre ruvide si vanno ad ineserire su una linea ritmica semplice e tecnicamente all'altezza delle aspettative creando così un perfetta sinergia che ha come risultato finale un sound di pregevole fattura basti ascoltare alcune delle dieci tracce come ad esempio "Storia di Gianni", "Marilù", "Moquette" per citarne alcune. Un album che presenta inoltre una buona amalgama grazie ad una linea di basso corposa.
Un progetto questo terzo cd, interessante che denota ulteriore maturazione, per una band con esperienza decennale e sempre con buoni risultati.
Dodici nuove tracce che miscelano rock sanguigno e melodie assassine, ma con un atteggiamento oggi ancor più maturo rispetto al passato. Un buon mix di suoni marcati che si vanno a sovrapporre a linee più morbide ma dal timbro deciso con particolari innesti melodici che rendono tutto molto particolare "Marte" , "Viola".
La linea vocale impiegata, dà un buon contributo in termini di qualità anche se è inevitabile acostarla ai Negramaro mentre il sound generale porta un pò alla mente Queens of the Stone Age, Muse, Buscaglione.
Le chitarre ruvide si vanno ad ineserire su una linea ritmica semplice e tecnicamente all'altezza delle aspettative creando così un perfetta sinergia che ha come risultato finale un sound di pregevole fattura basti ascoltare alcune delle dieci tracce come ad esempio "Storia di Gianni", "Marilù", "Moquette" per citarne alcune. Un album che presenta inoltre una buona amalgama grazie ad una linea di basso corposa.
Un progetto questo terzo cd, interessante che denota ulteriore maturazione, per una band con esperienza decennale e sempre con buoni risultati.